Perizona - Pagina 143 di 174 - LiveSicilia

Appartenente alla famiglia dei monodontidi o delfinatteri, il narvàlo è un cetaceo simile al beluga ma con la peculiarità di possedere solo due denti di cui uno simile ad una vite che si avvolge da destra verso sinistra. L'unicorso dei mari vive per lo più nel Mare Artico, anche se alcuni esemplari sono stati avvistati a poca distanza dal Polo Nord. Il limite dell'area intono alla quale si aggira è grosso modo in Norvegia e in Alaska, al livello del Capo Nord e del Punto di Barrow. A volte però i narvali si spostano più a sud: è capitato che alcuni esemplari si siano arenati in Olanda e Gran Bretagna. Esclusa la zanna, lunga tra i 2,4 e i 2,7 metri, i narvali possono raggiungere una lunghezza di 4-5 metri.

Si caratterizzano per la presenza di pinne natatorie piccole e rotonde, testa arrotondata e pinna dorsale di 4-5 metri. Molto più scuri gli esemplari giovani, bianco-grigiasto con macchie nere sul dorso gli adulti, i narvali che hanno raggiunto la maturità, vista la grandezza dell'unico dente, presentano un cranio asimmetrico. Sopravvissuti allo sterminio delle balene, i narvali sono molto comuni. Animali sociali, vivono in gruppi di 50 esemplari che a volte si associano dando vita a diverse migliaia di unità. Abili nuotatori, si muovono molto velocemente, respirando in superficie attraverso un fischio acuto. Dopo alcuni minuti durante i quali restano immobili a pelo d'acqua, si rituffano per continuare il loro viaggio attraverso le fredde acque dell'Artico. Seppie, calamari e crostacei sono il loro cibo preferito, che ingoiano interi dopo averli afferrati con le possenti mandibole. Delle loro abitudini sessuali si sa ben poco. L'unica certezza è che la femmina partorisce uno o due piccoli che alla nascita misurano 1.5 metri.

Durante le loro passeggiate estive si avvicinano alle baie e risalgono i fiumi, restando talvolta intrappolati nel ghiaccio che ricopre le insenature nelle quali si riposano. Quando cercano di fare degli orifizi per respirare, restano intrappolati e rendono facile la cattura da parte degli eschimesi. Predati da orche, orsi polari e trichechi, i narvali sono sottoposti anche a cattura da parte degli eschimesi che li cacciano per cibarsi della loro carne ma anche per sfruttare zanne, grasso e pelle. Sull'uso della zanna varie sono le ipotesi avanzate. Ritenuta da alcuni un'arma per attaccare altri narvali o le imbarcazioni, o per creare fori di respirazione nel ghiaccio o arpionare il cibo, si pensa tuttavia che l'ipotesi più probabile sia legata alla sua funzione sessuale. Pare che gli esemplari maschi della pallida focena combattano tra di loro per avere il diritto all'accoppiamento. Non è raro riscontrare, infatti, narvali con il dente rotto o spizzicato o ritrovare frammenti di zanne nelle carni.


Dopo l’enorme successo riscosso nel 2012 è tornata, lo scorso 30 gennaio, la pluripremiata serie televisiva trasmessa da Sky, “Homeland – Caccia alla spia”. Il noto serial televisivo degli stessi autori di “24” infatti ha ottenuto numerose nominations e premiazioni sia agli Emmy che ai Golden Globe 2013, ottenendo i titoli di: miglior serie tv drammatica, miglior attrice per Claire Danes e miglior attore protagonista per Damian Lewis, già stella della serie “Band of Brothers” sulle ultime fasi della seconda Guerra Mondiale. Lo stesso Wall Street Journal l’ha definita sulle proprie colonne come “la miglior serie tv drammatica mai vista in tv”, categoria nella quale Homeland ha sbancato anche ai Producer Guild Awards, i noti premi destinati ai produttori americani. Nella prima stagione il serial era stato apprezzatissimo sia dal pubblico americano che da quello italiano e puntata dopo puntata era riuscito a gestire con grande efficacia flashback sulla prigionia del protagonista, Nickolas Brody, ex sergente dei Marines tenuto prigioniero dai membri di Al Qaeda, e giochi di potere in pieno stile “spy-story” dove il protagonista, convertito all’Islam, è al centro di un probabile attacco terroristico rivolto verso il governo degli Stati Uniti. La prima stagione lasciava aperti numerosi interrogativi, forte anche di una serie di avvenimenti che avevano portato l’agente della Cia Carrie Mathison, affetta da sindrome bipolare ed ossessionata (in realtà avendo capito il gioco) dal pensiero che Brody sia un terrorista, a sottoporsi ad un elettroshock a causa del quale dimenticherà tutti gli avvenimenti più recenti della sua vita. Ad aprire la seconda stagione, lo scorso mercoledì, la notizia che l’ex sergente dei Marines è ormai candidato alla vicepresidenza degli Usa e che l’ormai ex agente Mathison si è trovata a rivestire nuovamente i panni dell’agente segreto, abbandonati a causa proprio della sua malattia. Nickolas Brody, adesso più di prima, sembra essere fortemente combattuto tra la voglia di vivere e di essere un padre modello, ed il giuramento fatto al leader terrorista Abu Nazir, al quale Brody si è legato durante il lungo periodo di prigionia.
Livesicilia vi propone una fotogallery dei personaggi principali di “Homeland – Caccia alla spia”.


Se c’è chi afferma che la politica non intenda rinnovarsi e sia cristallizzata su posizioni e modalità di oltre un trentennio fa, c’è chi però sottolinea l’innegabile e crescente attenzione che i politici hanno verso la tecnologia ed i social network nello specifico. A basarsi proprio su questa nuova tendenza è il progetto giornalistico “Italia2013” che tramite un portale online, www.italia2013.me, ha deciso di fare dell’informazione che proviene dal basso e dei social network il proprio punto di partenza. Ma cos’è Italia2013? E’ un sito web, gestito da giornalisti professionisti in collaborazione con l’Università di Siena, di Milano e della Iulm che, analizzando tutti gli hashtag, i cinguettii e i retweet cerca di dare una visione complessiva dello svolgimento della campagna elettorale per le prossime politiche di febbraio dal punto di vista dei social network. La base di questa analisi investe un triplice aspetto: da un lato infatti Italia2013 raccoglie e quantifica i dati analizzando gli argomenti più discussi, i politici più seguiti e quelli più attivi, dall’altro cerca di effettuare anche un’analisi qualitativa dei fenomeni online e sociali aprendosi al contempo alla partecipazione di tutti grazie alle piattaforme Android ed Apple con le quali chiunque può inviare al portale foto, commenti e video inerenti proprio la campagna elettorale. La complessa serie di grafici pubblicata sul sito mostra chiaramente l’andamento ‘social’ di queste elezioni e alcuni dati risultano essere davvero interessanti. Secondo l’analisi di Italia2013 infatti per quanto riguarda i candidati premier, gli hashtag più usati sono, nell’ordine: #Berlusconi, #Monti, #Tsunamitour, #Italiagiusta, #Bersani, #Ingroia, #Grillo e #Giannino mentre per gli utenti di twitter più menzionati il primo posto spetta a Bersani, seguito da Giannino, Grillo, Berlusconi e Monti. Estremamente rilevante è anche la misurazione, ogni 24 ore, dei ‘mention’ e dei ‘retweet’ per ciascuno dei candidati che offre una visione completa dell’andamento dell’attenzione da parte degli utenti della rete nei loro confronti e che riesce efficacemente a collegare questo dato alle performance pubbliche e televisive degli stessi candidati.
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