Asi Agrigento, il caso all'Ars | L'Antimafia ascolta gli indagati - Live Sicilia

Asi Agrigento, il caso all’Ars | L’Antimafia ascolta gli indagati

Stefano Catuara e Antonino Casesa, ex dirigenti del Consorzio agrigentino ascoltati dalla commissione presieduta da Nello Musumeci. Pochi giorni fa, l'Antimafia aveva ascoltato l'attuale presidente dell'Irsap ed ex commissario dell'Asi di Agrigento, Alfonso Cicero (nella foto), grande accusatore dei due. La scelta di Musumeci contestata dal suo vice Miccichè dell'Udc

Le audizioni
di
1 min di lettura

PALERMO – Rinviati a giudizio dalla Corte dei conti per danno erariale e indagati dalla Procura di Agrigento per abuso, truffa e peculato, Stefano Catuara e Antonino Casesa, ex dirigenti del Consorzio Asi agrigentino, in queste ore vengono ascoltati dalla commissione Antimafia dell’Ars, presieduta da Nello Musumeci. Una scelta, quella di convocarli a Palazzo dei Normanni, che non sarebbe piaciuta al vice presidente dell’Antimafia, Fabrizio Ferrandelli (Pd), che non partecipa all’audizione.

Catuara, ex presidente dell’Asi, e Casesa, ex direttore generale del Consorzio, vengono ascoltati separatamente, per evitare eventuali strumentalizzazioni, fanno sapere dalla commissione. Pochi giorni fa, l’Antimafia aveva ascoltato l’attuale presidente dell’Irsap ed ex commissario dell’Asi di Agrigento, Alfonso Cicero, grande accusatore dei due ex dirigenti, sui quali ha indagato la Guardia di finanza: l’audizione è stata secretata. I reati erariali contestati riguardano i maggiori compensi corrisposti a Catuara, agli ex componenti del comitato direttivo e a Casesa, che si sarebbe autopromosso illegittimamente in prima fascia dirigenziale. L’udienza davanti alla sezione giurisdizionale della Corte dei Conti si terrà il 19 febbraio 2014. Il danno erariale contestato ammonta a 320 mila euro.

Anche il vicepresidente della commissione Gianluca Miccichè dell’udc non ha condiviso la scelta del presidente Musumeci: “Dopo avere manifestato il mio dissenso al Presidente – dice Miccichè -, ho deciso di lasciare la commissione Antimafia ancor prima che i due ex dirigenti dell’Asi di Agrigento audissero. Ritengo sia necessario, proprio per le questioni estremamente delicate che affronta la commissione stessa, conoscere l’esito delle indagini ancora in corso della Procura nei confronti di questa vicenda. Nessuno vuole sostituirsi alla magistratura, proprio per questo la scelta di andare via appare doverosa”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI