Non c’è pace, per la Sanità siciliana. Il tema del ritardo nella presentazione dei risultati ottenuti dai manager delle Asp regionali torna all’ordine del giorno. Alla vigilia dell’approdo a Sala d’Ercole della mozione di censura all’assessore regionale alla Salute, Massimo Russo, presentata dai berlusconiani all’Ars, si torna a parlare delle famose ‘pagelle’ dei direttori generali. Già lo scorso 31 maggio l’agenzia ministeriale per i servizi sanitari regionali, nel valutare positivamente l’operato dei direttori, aveva fatto presente che restava “ancora aperta la valutazione da parte degli uffici dell’assessorato regionale della Salute in ordine all’equilibrio economico delle aziende nella gestione del 2010”.
Secondo la legge, infatti, ciascun direttore generale ha 18 mesi di tempo, dal momento della nomina, per ‘convincere’ l’assessorato dei risultati raggiunti. Tra i requisiti richiesti ai manager, il raggiungimento degli obiettivi economici prefissati in materia di bilancio aziendale. Poi l’assessorato ha a disposizione 3 mesi per valutare in base ai requisiti e sollevare o confermare i direttori. I manager stati nominati subito dopo Ferragosto 2009. Dunque il termine dei diciotto mesi è scaduto a febbraio 2011, mentre i novanta giorni successivi si sono conclusi il 31 maggio. Proprio in quella data, dall’assessorato regionale avevano fatto sapere che non sarebbe passato molto e di lì a un paio di settimane la commissione sanità all’Ars avrebbe ricevuto le valutazioni dell’assessorato a partire dai bilanci delle aziende sanitarie. Ad oggi, di quelle pagelle non c’è alcuna traccia.
“Informalmente abbiamo chiesto notizie – dice Francesco Scoma, deputato in quota Pdl in commissione sanità all’Ars – ma non abbiamo ricevuto nulla. Sentiamo tanto parlare di moralizzazione, ma a parte tagli e accorpamenti non vediamo molto altro. Noi come gruppo del Pdl abbiamo fatto sopralluoghi in corsia in diverse azienda ospedaliere e conosciamo bene le condizioni in cui versano i nosocomi dell’Isola. Alla riduzione dei costi deve necessariamente corrispondere una qualità adeguata, altrimenti è un disastro. A parte proclami, non vediamo risultati, forse è questo il motivo per cui le cosiddette pagelle dei manager tardano ad arrivare. Se i risultati generali non sono incoraggianti, immaginiamo che non lo siano neanche le pagelle, sulle quali sembra che si stia temporeggiando”. Ma dall’assessorato di Massimo Russo, al contrario, fanno sapere che mancano gli ultimi dettagli e le valutazioni in base ai bilanci aziendali arriveranno ormai a giorni.
Intanto oggi sarà il momento della mozione di censura. “Il voto a scrutinio segreto – continua Scoma – potrebbe avere un esito interessante, molti deputati del Pd hanno già annunciato il voto contrario all’assessore. Se dovesse passare la mozione – conclude il deputato berlusconiano – Russo trarrebbe le dovute conseguenze? Sarebbe pronto a dimettersi?”.