CATANIA – Un incontro nato per chiarire le rispettive posizioni e per trovare strategie d’intervento comuni, quello che si è svolto presso la direzione generale dell’Asp Catania, tra il Commissario Straordinario Gaetano Sirna e il segretario nazionale del Codacons Francesco Tanasi. La riunione – alla presenza del direttore del dipartimento del Farmaco Franco Rapisarda e del direttore del dipartimento regionale Sanità del Codacons, Nino Rizzo – ha avuto come oggetto il recente invio di raccomandate da parte dell’Asp di Catania ad alcuni medici di famiglia, in riferimento all’iperprescrizione di inibitori di pompa (una categoria di farmaci che si utilizza in campo gastroenterologico per la cura di svariate patologie e come gastroprotettori), con la richiesta di conseguenti addebiti delle spese contestate.
“La spesa farmaceutica siciliana si attesta ben oltre alla media nazionale – ha ribadito Sirna – da tempo attenzioniamo questo fenomeno, cercando di arginarlo con azioni volte a contenere gli sprechi, in linea con gli obiettivi dettati dall’assessorato regionale. In riferimento alle prescrizioni, nessuno ne ha mai contestato l’appropriatezza: abbiamo soltanto chiesto il rispetto dei modi, tempi e somministrazione delle terapie farmacologiche – così come stabilito dall’Aifa – per evitare quelle anomalie che potrebbero mettere in discussione la correttezza procedurale e arrecare danno ai pazienti». Sirna ha anche anticipato che il monitoraggio, a breve, verrà effettuato anche sulle statine (farmaci che si usano per il controllo del colesterolo) e sugli antidiabetici, «senza alcun intento persecutorio, valutando com’è ovvio, le controdeduzioni che i medici invieranno all’Asp per giustificare le prescrizioni in eccesso”.
Tanasi da parte sua ha ribadito le posizioni già espresse nei giorni scorsi, riguardo “la garanzia assoluta che tale piano di rientro non intacchi minimamente l’assistenza per i cittadini ed il rispetto per il lavoro dei medici di famiglia”.
L’incontro si è concluso quindi in un clima di reciproca collaborazione con il preciso intento di perseguire esclusivamente gli sprechi: un’azione, quella avviata, che garantirà il rispetto del ruolo del medico di famiglia, tenendo sempre presente la priorità del diritto alla salute dei cittadini che va tutelato anche con le giuste prescrizioni di farmaci e di opportuni accertamenti diagnostici.