Presso l’Hotel Agathae di Catania, l’Associazione regionale armieri Confcommercio Sicilia e l’Italcaccia hanno organizzato lo scorso 17 maggio un incontro riguardante La vigilanza ittico-venatoria: pubblico servizio, sicurezza complementare o sicurezza (dis)integrata? – La tutela penale dell’ambiente.
Sono intervenuti il dottor Corrado Fatuzzo, l’avvocato Carmen Toro e la dottoressa Dorotea D’Urso, psicologa. Il cav. Francesco Zaccà, vice presidente di Confcommercio Catania, con delega alla Sicurezza, ha coordinato il dibattito che ha coinvolto, dopo gli interventi dei relatori, i numerosi partecipanti all’evento, in particolare: veterinari, presidenti di associazioni venatorie, operatori di settore, volontari impegnati nella difesa ambientale.
Il dottor Fatuzzo, autore di un recente saggio avente il medesimo titolo del convegno, ha fatto il punto della situazione concernente la vigilanza venatoria, mettendone in luce gli aspetti critici, e dunque sottolineando la improcrastinabile necessità di una riforma organica di essa.
La dottoressa D’Urso ha trattato della infondatezza di taluni pregiudizi riguardanti il mondo della caccia e i cacciatori. L’intervento dell’avvocato Toro è servito a mettere ordine nella intricata selva di disposizioni, nazionali e comunitarie, che attengono alla tutela penale dell’ambiente.