PALERMO – Le due attività distano l’uno dall’altro soltanto trecento metri. In entrambi i casi i titolari hanno trovato i lucchetti delle saracinesche dei negozi bloccati: qualcuno li aveva cosparsi di colla, in modo da impedire l’apertura dei locali. Chi è entrato in azione ha prima preso di mira una parruccheria in via Mario Rapisardi e ieri, a distanza di poche ore, al 113 l’allarme è arrivato da parte di un altro commerciante della stessa zona.
Gli agenti hanno accertato la presenza dell’attak anche sui lucchetti di una merceria-maglieria di via Nunzio Morello, un’attività che avrebbe aperto le porte al pubblico soltanto pochi mesi fa. Due colpi nello stesso giorno sui quali la polizia sta adesso indagando. In merito ad entrambi gli episodi, infatti, gli investigatori non escludono che gli uomini del racket siano tornati a colpire.
Quello della colla utilizzata per bloccare l’ingresso nei negozi è infatti, ancora oggi, uno dei metodi per intimidire i commercianti e ribadire la presenza degli esattori del pizzo sul territorio.
Intanto i due negozianti hanno dichiarato ai poliziotti di non avere ricevuto alcuna minaccia e di non avere avuto problemi con i commercianti della zona. Ad effettuare i rilievi la Scientifica, al vaglio ci sono le immagini delle telecamere di videosorveglianza.