ENNA – “I consiglieri di opposizione hanno trovato un modo per restare nella storia come quelli che hanno chiuso uno dei capitoli più luminosi della storia della nostra città”. Interviene così il sindaco di Enna Maurizio Dipietro sulla fuoriuscita del Comune dall’Autodromo.
Dipietro è un fiume in piena. Ne ha per tutti, dai vertici del Libero Consorzio a quelli dell’Aci di Enna, oltre che, ovviamente, l’opposizione, che ha votato il no alla proroga. E chiosa: “Un esercizio così approssimativo ed irresponsabile della funzione pubblica arreca un gravissimo pregiudizio alla collettività come non ha mancato di fare notare uno dei figli più prestigiosi della nostra terra, il Cavaliere del Lavoro Giovanni Arena”.
Tante stranezze
Poi il sindaco racconta quelle che definisce “tante stranezze”. Riferisce di aver ricevuto una chiamata e un messaggio durante la riunione tra il rappresentante del Libero Consorzio e quello dell’ACI Enna. E annuncia: “Ho dato mandato ai legali di mia fiducia di approfondire gli aspetti giuridici di telefonate e messaggi e, ove avessero rilevanza penale, non esiterei a denunciare i fatti alla magistratura, riservandomi successivamente di formulare anche considerazioni politiche su queste stranezze”.
Per Dipietro la vicenda “appare surreale”. “L’opposizione consiliare non approva la proroga di un anno, in tal modo decretando la fine della partecipazione del Comune all’Ente consortile, e dichiara di non avere voluto determinare la fuoruscita del Comune dall’Ente Autodromo men che mai la fine dell’Ente”.
Il suo j’accuse
E ancora: “Il rappresentante dell’ACI che insieme alla commissaria del Libero Consorzio ha deliberato di non prorogare il termine di scadenza dell’Ente Autodromo così decretandone la morte naturale alla mezzanotte del 1 agosto, nega invece ogni responsabilità sull’accaduto”.
Ma poi annuncia: “In ogni caso, per quanto ci riguarda, unitamente ai consiglieri che sostengono la mia amministrazione, lavoreremo per limitare i danni derivanti da questa assurda situazione”. Tra le soluzioni, c’è la “mobilità del personale dell’ente, che aveva trovato da poco la stabilizzazione dopo tanto precariato”.
Il contratto con Pirelli
“Ma anche al rapporto contrattuale con la Pirelli, agli eventi che erano in cantiere ed a quelli che stavano per essere varati per il 2025 – sottolinea ancora -. Lavoreremo anche per ricostituire un ente che possa efficacemente gestire le tante potenzialità della conca pergusina, che dovranno essere indagate con scrupolo e professionalità guardando ai prossimi decenni e non alle simpatie o antipatie contingenti. In ultimo, la questione relativa al possibile ruolo dei privati”.
“Quello che è certo è che bisognerà mettersi seriamente attorno ad un tavolo e cercare i partners migliori per le finalità che saranno individuate. Sarà un percorso lungo e nel frattempo a Pergusa ci sarà soltanto un liquidatore cioè colui che celebrerà il funerale al glorioso Ente Autodromo di Pergusa”.