14 Aprile 2017, 14:38
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PALERMO – Banca Nuova taglia. Via alcune direzioni, e con esse il direttore generale e il suo vice: ossia Adriano Cauduro e Mario Lio. È questa una delle decisioni che l’Istituto ha già comunicato ai sindacati, come racconta il quotidiano La Sicilia. Il Piano, presentato anche alla Bce, prevede la riduzione da cinque a due delle direzioni e da 14 a 9 degli uffici. Salterebbero così già una ventina di posti di lavoro. Al posto dei direttori dovrebbe arrivare un nuovo amministratore delegato. Questa la decisione che verrà formalizzata in occasione dell’assemblea dei soci, prevista per il prossimo 27 aprile*.
È questa la scelta voluta dalla Popolare di Vicenza, che controlla l’istituto siciliano, e che però pensa già a nuovi tagli. Azioni che potrebbero anche anticipare il progetto, di cui si è discusso a lungo e da tempo, di fusione della Pop vicentina con Veneto Banca. Fusione che potrebbe tradursi anche nella fusione di due controllate del Sud, ossia Banca Nuova, appunto, e Banca Apulia, in vista della creazione di un grosso Istituto del Mezzogiorno. In realtà, oggi, l’ipotesi più probabile è la fusione della stessa Banca Nuova nell’Istituto che attualmente la controlla.
Proprio nei giorni scorsi, la Popolare vicentina ha portato a termine la transazione con i clienti che avevano acquistato le azioni poi trasformatesi in “carta straccia”. La proposta dei 9 euro ad azione, al posto dei circa 62 euro del costo iniziale, infatti, ha finito per convincere quasi il 70 per cento degli azionisti. E così, via libera ai rimborsi, così come al Fondo per i clienti in condizioni economiche più difficili.
Una mossa, quella della transazione, che prevede anche un “pacchetto” di agevolazioni dei clienti e quella che prevede gli stanziamenti per gli azionisti in difficoltà, che punta a “recuperare” la fiducia persa a causa della gestione del management guidato fino a pochi mesi fa da Gianni Zonin e oggi interamente sostituito dagli amministratori espressione del Fondo Atlante.
Un nuovo management che, a fine anno, ha chiesto e ottenuto le dimissioni anche dei vecchi consiglieri di Banca Nuova. Alcuni di questi, che hanno ricoperto cariche anche nella “banca madre” sono stati anche oggetto dell’azione di responsabilità miliardaria. Tra questi, l’ex presidente Marino Breganze, l’avvocato Luigi Sciarrino, Alvise Rossi di Schio e Paolo Angius che fino a poche settimane fa era ancora alla guida di Prestinuova, società anche questa gestita dalla Popolare di Vicenza. I primi di marzo Angius è stato sostituito da un altro siciliano, Fabio Cassi, un commercialista messinese.
* avevamo dato notizia della sospensione delle funzioni di direttore generale e vicedirettore. Una notizia smentita dai diretti interessati, con i quali ci scusiamo per l’imprecisione.
La nota del direttore generale Caudauro
Egr. Direttore,
ho letto la vostra notizia pubblicata in data odierna e intitolata “Banca Nuova, partono i tagli via il Direttore e il vicedirettore”, tanto nella prima versione quanto in quella successivamente modificata mediante l’espunzione del seguente inciso: “Intanto, direttore e vicedirettore sono stati anche sospesi nelle loro funzioni”.
Preciso che, nel frattempo, la prima versione della notizia è stata comunque letta da circa 5000 persone e che, di conseguenza, il mio telefono è diventato un inferno. Sono veramente sorpreso di questo errore e non so come sia potuto accadere.
In ogni caso, esigo che sia precisato che il sottoscritto, oltre ad essere il DG di Banca Nuova in distacco, ricopre ancora e già dal 2011 il ruolo di VDG in Capogruppo.
Nell’attesa, porgo distinti saluti
Adriano Cauduro
Direttore Generale
Banca Nuova
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14 Aprile 2017, 14:38