"Basta demagogia in tv" | I deputati contro Crocetta - Live Sicilia

“Basta demagogia in tv” | I deputati contro Crocetta

Dopo le dichiarazioni del presidente Crocetta in tv, i deputati di Palazzo dei Normanni chiedono in aula che il governatore venga ammonito e dicono basta "alle falsità sugli uscieri".

PALERMo- Esternazioni “demagogiche”, che “aizzano le masse”, “argomentazioni fuori luogo” e fatte “nella furia devastante della rivoluzione verbale”. Le dichiarazioni del governatore Rosario Crocetta, recenti e meno recenti, sui compensi del personale dipendente dell’Assemblea regionale e dei palazzi della Regione, non sono piaciute quasi a nessuno. E sono diventate anche oggetto di dibattito a Sala d’Ercole, dove gli esponenti dell’opposizione, Vincenzo Figuccia del Pds e Nello Musumeci del gruppo ‘Lista Musumeci’, hanno chiesto formalmente alla presidenza dell’Ars di prendere provvedimenti.

Perché non è vero – secondo quando affermato da Figuccia – che un assistente parlamentare “volgarmente chiamato ‘usciere’, quando invece si tratta di persone laureate che prestano servizio in aula e garantiscono lo svolgimento dell’attività parlamentare” arrivi a guadagnare (come detto da Crocetta) “fino a 7.500 euro netti al mese”. “Non è vero e può vederlo chiunque sul sito dell’Ars – ha aggiunto il deputato Pds – , dove è pubblicato il trattamento economico dei dipendenti, ben lontano dalle cifre riportate dal presidente della Regione”.

Prima a ‘Matrix’, talk show di canale 5, poi a ‘Otto e mezzo’ su La7, il governatore è stato un fiume in piena: “gli uscieri guadagnano più di me e il segretario generale arriva a guadagnare 650 mila euro l’anno”. Un’invettiva contro i costi “troppo alti” della politica siciliana usata da Crocetta per difendersi dopo la richiesta di chiarimenti sul proprio, di stipendio. “Io sono qui, signor presidente – ha detto Figuccia in aula, rivolgendosi a Salvo Pogliese, che presiedeva la seduta al posto di Giovanni Ardizzone – , per dire che questo genere di comunicazioni che, peraltro, aizzano le masse in un momento così difficile di crisi economica, sono delle argomentazioni che certamente andrebbero evitate. Spero – ha continuato – che esternazioni fuori luogo come quelle che il presidente Crocetta ha fornito in talk show televisivi d’ora in poi siano evitate. Va evitato, infatti, che menzogne e falsità continuino ad essere rappresentate in maniera teatrale e decisamente fuori luogo”.

Una posizione più che condivisa anche dal presidente dell’Antimafia regionale, Nello Musumeci. “Il governatore di una qualsiasi regione – ha detto anche lui rivolgendosi a Pogliese – deve sempre mantenere uno stile, un linguaggio appropriato, sobrio e mai di disprezzo nei confronti del personale dipendente e, se non proprio di disprezzo, non può mai fare accostamenti demagogici che finiscono per creare equivoci nella pubblica opinione, costringendo il personale stesso oggetto delle attenzioni ad assumere una posizione imbarazzante, non facile, sconveniente. In questo senso io, signor Presidente, ove mai lei dovesse condividere le espressioni di rammarico che qui sto pubblicamente rassegnando, sicuro di interpretare il pensiero di una parte dell’Assemblea, la invito a volere formalmente notificare al presidente della Regione questo nostro disagio, questo nostro imbarazzo e l’invito garbato, ma fermo e determinato, a dovere, d’ora in avanti, mantenere nella comunicazione pubblica un linguaggio che sia adeguato al ruolo che il Presidente è stato chiamato a ricoprire”.

Un’ammonizione che il vicepresidente Pogliese si è incaricato personalmente di fare arrivare a Crocetta. “Interventi assolutamente opportuni”, ha definito Pogliese le parole pronunciate dai due esponenti dell’opposizione, “che fanno chiarezza in merito ad una problematica all’interno della quale si registra molta demagogia: il vostro invito – ha risposto – verrà certamente accolto”.


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