PALERMO – Il mese di febbraio era iniziato sotto i migliori auspici per Andrea Belotti, ma la concorrenza in attacco è aumentata e la rete siglata contro il Verona è rimasta l’unica messa a segno nel mese concluso da poco. Difficile trovare spazio in un attacco che gira a meraviglia, ma lo stesso centravanti bergamasco dimostra di saper accettare il suo ruolo: “Vazquez e Dybala sono due fenomeni – ha dichiarato Belotti al Corriere dello Sport – Paulo è esploso. Meritano le copertine e un posto da titolare oltre che il nostro rispetto. Noi siamo una squadra e Iachini ci tratta tutti allo stesso modo. Ho giocato tutte le partite e non posso lamentarmi, ma stare in panchina non è mai piacevole. Le scelte sono comunque del mister, vuol dire che devo migliorare”. Oltre al duo sudamericano, nelle ultime settimane, si è inserito anche Quaison ad aumentare la concorrenza: “È un ottimo giocatore. Gli auguro di farcela, bisogna crederci e magari il ct svedese potrebbe ripensarci. Robin è in continua evoluzione e può ricoprire più ruoli, lo vedrei bene in un grande club. bisogna crederci e magari il ct svedese potrebbe ripensarci”.
Il Gallo non vuole dunque smettere con i progressi, nonostante al primo anno di Serie A abbia dimostrato di essere uno dei prospetti più interessanti per il futuro del calcio italiano: “A volte dove potevo segnare ho sbagliato. Lavorerò sempre di più per capire quando è il momento giusto per entrare in area”. E il futuro di Belotti potrà essere ancora a tinte rosa e nere: “Stiamo lavorando al rinnovo fino al 2017, c’è sia la volontà che il tempo. Dobbiamo soltanto trovare l’accordo giusto sulle cifre. Sono convinto che la mia crescita passi da Palermo, tappa fondamentale per la mia carriera”. Parole non certo da ventunenne, così come gli obiettivi prefissati per questa stagione: “Prima viene la salvezza, poi si può pensare alle ambizioni personali. L’Europeo per me sarà una grande vetrina”.
Il Palermo del futuro si prepara dunque a ripartire da Belotti. Anche perché, dal prossimo anno, almeno uno dei due argentini lì davanti sembra essere destinato a lasciare la Sicilia: “Posso dire che Dybala sembra un predestinato. Vazquez, invece. potrebbe fare da spalla ad uno come me. È incontenibile e mette sempre il pallone dove vuole”. Una coppia, quella formata da Belotti e Vazquez, che potrebbe riproporsi anche con una maglia azzurra: “Il mio sogno da bambino era la Serie A, quello da adulto la Nazionale. Devo dimostrare il mio valore partita dopo partita, una volta raggiunto il top sarei orgoglioso di una convocazione”.
Tra Vazquez e Dybala, però, Belotti sceglie un terzo nome nella corsa al titolo di capocannoniere: “Tifo per Higuain, ma sarà una bella lotta anche con gli altri argentini”. D’altronde, l’argentino del Napoli è un modello per il centravanti del Palermo: “Io mi ispiro ad Higuain, lo apprezzo e imparo da lui guardandone i movimenti”. Per finire, Belotti parla anche della sua vita privata: “Con Giorgia sto bene, lei ha tirato fuori il meglio di me. La mamma è la persona più contenta”.