PALERMO – L’esperienza del Consorzio “Sviluppo e Legalità” nella gestione dei beni confiscati alla mafia ha determinato la scelta da parte della Regione siciliana di assegnare i beni immobili confiscati ad Alfonso Scozzari di Vallelunga Pratameno per la gestione a finalità agricole e sociali. All’interno della proprietà immobiliare, venne segregato per un periodo di tempo il piccolo Giuseppe Di Matteo, il figlio del pentito sciolto nell’acido su ordine di Giovanni Brusca, a soli 13 anni. L’Amministrazione Regionale dopo averlo ricevuto in assegnazione dall’agenzia nazionale per i beni confiscati alla mafia, infatti nella mattinata di oggi ha proceduto al trasferimento del compendio immobiliare, in concessione temporanea al Consorzio Sviluppo e Legalità per il suo immediato riutilizzo, nelle more dell’espletamento della procedura pubblica prevista dalla legge. Il procedimento è stato coordinato dalla prefettura di Caltanissetta con l’Associazione Nazionale Magistrati e con il sostegno della Regione Siciliana, vi ha preso parte, il Presidente della Commissione Parlamentare d ‘inchiesta sul fenomeno del le mafie, Rosy Bindi. Sono intervenuti, inoltre, il vicePresidente della Regione siciliana Mariella Lo Bello, il Presidente dell’associazione Nazionale Magistrati , Rodolfo Sabelli, il Direttore dell’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione de i beni sequestrati e confiscati alla Criminalità organizzata, Umberto Postiglione , Maria Teresa Cucinotta e il Presidente del Consorzio Sviluppo e Legalità, Piero Capizzi sindaco di Monreale che è uno degli 8 comuni promotori del Consorzio insieme a San Giuseppe Jato. San Cipirello, Corleone, Altofonte, Piana degli Albanesi, Camporeale e Roccamena ed il direttore Lucio Guarino.
Il presidente del Consorzio Sviluppo e Legalità Piero Capizzi ha parlato di rapporto sinergico tra le istituzioni per portare avanti una azione fatta di fatti concreti e non di parole . “L’iniziativa di oggi – ha continuato Capizzi- dimostra come negli anni il Consorzio sia diventato un punto di riferimento importante ed un modello pilota per aver creato nel territorio siciliano sviluppo ed occupazione. Per il direttore Guarino ” Il bene sara’ immediatamente utilizzato, infatti nei prossimi giorni inizieranno le operazioni di aratura”.