TORINO – Nell’appuntamento torinese dello tsunami tour Beppe Grillo, in grande spolvero, ripercorre il suo programma politico dal “politometro” al Tav e perfino i sindacati. Un Grillo che va a braccio, ricordando tutte le sue campagne contro il Muos e l’otto per mille, senza dimenticare una riflessione sul Pontefice: ” Al papa è bastato lanciare due tweet in rete per capire che la struttura della Chiesa non funziona, che le chiese sono vuote, che i preti dovrebbero sposarsi e soprattutto che le pecorelle vogliono parlare col pastore. Non voglio neanche pensare che si sia dimesso per le banche, l’Mps e lo Ior”
“Bisogna fare una commissione per mettere sotto inchiesta tutti i vertici del partito dal 1995 a oggi” attacca Beppe Grillo il Pd sul caso Monte dei Paschi. Il leader del Moviemnto 5 stelle attacca il Partito democratico nella capitale del nord ovest del partito di Bersani. In una piazza Castello dove si sono incontrati oltre 30mila sostenitori e curiosi Grillo attacca tutti gli altri candidati alla corsa a palazzo Chigi.
“Quello del Monte dei Paschi è uno degli scandali – e Beppe Grillo attacca anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano – finanziari più grandi della storia della Repubblica. Io pensavo, vedrai che adesso interviene il Presidente, per queste cose un vero Presidente batte i pugni sul tavolo. Questo qui, invece, ha accarezzato la scrivania e ha detto soltanto: “privacy”». Ma Grillo è scatenato e continua ad attaccare il Pd. “Quelli del Pd potevano votare in massa contro lo scudo fiscale e far cadere Berlusconi. Non lo hanno fatto, e adesso sappiamo perché – allude l’ex comico parlando del Monte dei Paschi e poi è il momento dell’affondo a Berlusconi – Il “nano” dice che restituisce l’Imu in contanti e ci mette anche un set di pentole. In realtà deve restituire il 30% di concessioni che ha ricevuto gratis da D’Alema”