PALERMO – Ugo Forello si concentra sul suo nuovo ruolo di consigliere d’opposizione. Il candidato a sindaco del Movimento cinque stelle ha ricevuto più di 40 mila preferenze ed è risultato essere il consigliere più votato della sua lista. Un carico di consenso che Forello è intenzionato a fare pesare in consiglio comunale e sul territorio, lavorando con i consiglieri di circoscrizione e con gli attivisti del Movimento, ma che non si spingerà oltre la città di Palermo. Neanche per le elezioni regionali del prossimo novembre.
Forello sottolinea come a più di un mese dalle elezioni i consiglieri comunali non abbiano potuto iniziare il proprio lavoro a causa delle operazioni di controllo del voto. Mentre aspettano di potersi insediare, gli eletti del Movimento cinque stelle pianificano la propria presenza a Palazzo delle Aquile: “La nostra azione si baserà su due pilastri – dice Forello – quello della verifica e controllo sulle attività della maggioranza e quello delle nostre idee, che serviranno da pungolo a chi amministra”.
La verifica del Movimento sull’amministrazione Orlando avverrà, sottolinea Forello, con un particolare riguardo ai conti del Comune, ma è sul secondo punto che si svolgerà l’opposizione propositiva dei consiglieri a cinque stelle: “Proporremo a chi governa il nostro programma, concentrandoci soprattutto sull’emergenza abitativa, sul decentramento e sul recupero delle periferie, un tema su cui in campagna elettorale molti erano stati d’accordo con noi e le nostre proposte. Verificheremo che quelle promesse non vadano perse”.
Un’azione che, per Forello, sarà del tutto concentrata su Palermo, guardando all’orizzonte regionale solo in modo indiretto: “Il mio impegno è e sarà con la città, dove stiamo lavorando perché il Movimento cinque stelle si possa consolidare. La migliore campagna elettorale che possiamo fare è questa, lavorando sul territorio, raggiungendo obiettivi con i nostri attivisti e i portavoce. Sarà il nostro modo di fare capire che il Movimento cinque stelle è una forza di governo, e non solo di protesta”.
