PALERMO – Il parere dei revisori sul bilancio 2019 del comune di Palermo mette in allarme le opposizioni. Perché se il collegio ha espresso una valutazione positiva, ha comunque elencato una serie di prescrizioni che vanno dalla spesa corrente ai crediti di dubbia esigibilità, puntando il dito soprattutto sulla situazione di alcune partecipate.
“Il bilancio 2019 sancisce un’ulteriore riduzione del potere di spesa del Comune di Palermo, con tagli lineari in diversi settori – attacca Ugo Forello del M5s – dalla missione istituzionale e spese di gestione (-100 milioni) all’istruzione e diritto allo studio (-23 milioni), dall’assetto del territorio ed edilizia abitativa (-24 milioni) allo sviluppo sostenibile e tutela del territorio (-12 milioni). E dalla relazione dei revisori emerge una particolare preoccupazione per la situazione delle partecipate e il percorso di revisione dei contratti di servizio è ancora agli albori e dei piani industriali e di risanamento non vi è traccia. L’amministrazione si è dimostrata incapace di mettere in campo un’azione di risanamento e di rilancio e la nuova giunta che sembra prospettarsi dietro l’angolo, se fossero confermati i nomi circolati in questi giorni, risulterebbe ancora più debole, di basso profilo e incapace di dare risposte e servizi di qualità ai cittadini palermitani”.
Preoccupazione viene espressa anche da Forza Italia. “Il parere dei revisori conferma tutti i nostri dubbi – dice il commissario cittadino Andrea Mineo – Vigileremo in consiglio e in commissione per capire se questa amministrazione ha una visione dei problemi della città e le necessarie soluzioni per risolverli, anche se al momento sembrano procedere al buio”. “Un bilancio di previsione amaro – commenta il capogruppo degli azzurri Giulio Tantillo – Il futuro del Comune e delle partecipate sarà all’insegna dell’austerità. I revisori hanno dato un parere favorevole ricordando che necessitano alcuni tagli. Presenteremo degli emendamenti perché la spesa ci sembra sbilanciata su alcuni assessorati a discapito di altri e nutriamo lcuni dubbi su alcune partecipate. Attenderemo i piani industriali, il fabbisogno e i nuovi contratti di servizio”.
A gettare acqua sul fuoco ci pensa la maggioranza. “Il parere dei Revisori certifica il buono stato dei conti del Comune, frutto del lavoro fatto in questi anni dall’amministrazione, e riconosce i grandi passi in avanti fatti sulla lotta all’evasione – dice il capogruppo del Pd Dario Chinnici – Ci sono ampi margini di miglioramento, ma il percorso è quello giusto e va completato con i piani industriali e i nuovi contratti di servizio delle partecipate”.
“Per quanto riguarda la necessità dal 2020 di costituire un fondo crediti commerciali – chiarisce l’assessore Antonino Gentile – questo obbligo scatta se si verificheranno alcuni presupposti nel 2019 da verificare a gennaio 2020. Quindi, nessuna quantificazione è in atto possibile”. Commentando la prosecuzione dell’iter di approvazione del bilancio ed il parere dei Revisori, il sindaco Leoluca Orlando e l’assessore al bilancio Antonino Gentile esprimono “soddisfazione per il lavoro intenso fatto dalla Ragioneria e per l’accelerazione nella predisposizione dei documenti contabili che costituisce ulteriore conferma della svolta impressa verso la direzione della programmazione e gestione ordinata delle risorse finanziarie. Con la tempestiva predisposizione del bilancio, il Comune pone la programmazione come motore trainante delle scelte gestionali. Con l’approvazione del consolidato nel 2018 – concludono – si è sostanzialmente posta fine al fenomeno dei disallineamenti con le società partecipate, ora con l’approvazione nei tempi dovuti del bilancio di previsione si potranno fissare obiettivi di gestione tempestivi e potrà attivarsi il circuito virtuoso fra programmazione, gestione e responsabilità”.