Bimbe picchiate, la nonna le salva | La madre condannata a 6 anni - Live Sicilia

Bimbe picchiate, la nonna le salva | La madre condannata a 6 anni

L'ospedale dei bambini di Palermo

La violenza esplose la scorsa estate in provincia di Palermo.

PALERMO – La condanna è pesante: sei anni in abbreviato, con uno sconto di un terzo della pena come previsto dal rito. Il giudice per l’udienza preliminare di Palermo Filippo Lo Presti ha condannato la giovane madre di due bambine (una di tre anni e l’altra di due) accusata di maltrattamenti e lesioni nei confronti delle figlie.

È una storia di violenza e disagio sociale quella che nel luglio scorso ha portato all’arresto della madre della due bambine di Partinico picchiate brutalmente. Decisivo il racconto del compagno e della nonna delle piccole.

L’imputata ha negato ogni responsabilità: i traumi della figlia più grande erano dovuti a una caduta accidentale dal triciclo. Dopo poco tempo anche la più piccola è stata portata in ospedale per lesioni al capo e morsi. Il tutore a cui le bambine sono state affidate si è costituito parte civile con l’assistenza dell’avvocato Cinzia Manzella.

L’ultimo episodio di follia esplose una domenica mattina di fine giugno scorso ed è stato ricostruito grazie alle testimonianze raccolte dai carabinieri della compagnia di Partinico. La donna avrebbe spinto la figlia con violenza contro il pavimento e lo spigolo della porta. La piccola diventò cianotica. All’ospedale di Partinico le furono riscontrate fratture all’arcata dentale, tumefazioni, escoriazioni multiple e i segni di morsi in svariate parti del corpo.

Due settimane prima la sorella più grande era stata portata al Pronto soccorso per un trauma facciale e la “frattura scomposta” di entrambi i polsi. Ad accompagnarla è stata un’altra nonna, la madre della giovane mamma, che ospita la nipote venti giorni al mese nella sua abitazioni di Balestrate. Ha raccontato di avere saputo dalla figlia che la piccola si era fatta male cadendo accidentalmente.

I carabinieri della compagnia di Partinico hanno subito sospettato che la versione non fosse vera.

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