Catania – Cgil e Uil: “Nessun passo indietro”. La posizione dei sindacati sulla vertenza “Bingo Family” è chiara e ferma: andare avanti fino al reintegro dei dipendenti. Tutto è cominciato con il licenziamento di quattordici lavoratori della sede di Misterbianco, dipendenti del bingo da svariati anni che, in seguito al passaggio di proprietà, non erano stati richiamati o non avevano superato “il periodo di prova”. Si tratta di dipendenti con esperienza che da quel momento hanno iniziato a mettere in piedi una serie di sit-in di protesta che li ha visti pure incatenati davanti alla Prefettura di Catania lo scorso 16 gennaio. All’origine dei ripetuti momenti di protesta il mancato raggiungimento di un accordo tra la nuova proprietà e le sigle sindacali che pure avevano avanzato diverse proposte come il ricorso alla solidarietà interna con un taglio di retribuzione a fronte di un taglio di ore per tutti.
Il clima si è via via surriscaldato per il fermo “no” dell’azienda alle ipotesi paventate. Infatti, come emerge dal resoconto dell’ultimo direttivo provinciale della Cgil viene approvato, all’unanimità, un ordine del giorno a sostegno dei lavoratori Bingo Family e “contro le minacce dell’azienda di querelare esponenti del sindacato per le loro prese di posizione”.
Il riferimento riguarda il sindacalista della Cgil Massimo Malerba, autore di un articolo relativo alla vertenza su “Il Manifesto”. “Il nostro sostegno va al compagno Massimo Malerba che, con un articolo pubblicato sul Manifesto, ha difeso l’operato della Segreteria provinciale della Filcams e dei lavoratori, meritandosi, solo per questa ragione, una minaccia di querela da parte della proprietà”, si legge nell’odg votato all’unanimità dall’assise.
“Non staremo zitti: le querele non ci spaventano”, esordisce il segretario provinciale della Cgil Giacomo Rota durante la conferenza stampa organizzata stamattina da Cgil e Uil. In sala ci sono gli ex lavoratori del Bingo, sia quelli non richiamati dall’azienda sia quelli che non hanno superato il periodo di prova. Sindacati e lavoratori vogliono un “confronto rispettoso delle parti” e paventano forme di lotta ancora più dure.
“Non escludiamo la possibilità di lanciare un boicottaggio”, aggiunge Rota. Contestualmente, però, c’è il problema lavorativo da affrontare. “Cgil, Filcams, Uil e Uiltucs ritengono che i lavoratori del Bingo Family debbano essere immediatamente reintegrati: sono le lavoratrici e i lavoratori che hanno formato gli altri dipendenti, è impensabile ritenere che non abbiano superato il periodo di prova”. “Siamo convinti che ci siano altre valutazioni che l’azienda ha fatto e sono sbagliate: reintegrino i lavoratori e poi discuteremo di come aiutare l’azienda”, prosegue Rota. “Chiediamo il reintegro, poi ci vogliamo sedere attorno a un tavolo insieme per affrontare le criticità della vicenda e valutare il percorso da intraprendere”, gli fa eco il segretario Uil Fortunato Parisi.