Borse studio, Profumo frena | Cambia il decreto - Live Sicilia

Borse studio, Profumo frena | Cambia il decreto

Il ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo

Ma gli studenti ritengono che le modifiche apportate al testo non siano sufficienti. La mobilitazione del mondo universitario palermitano.

PALERMO – Monta il malcontento tra gli universitari di Palermo. Gli studenti protestano contro il decreto del ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, che prevede un inasprimento dei criteri relativi all’accesso alle borse di studio universitarie. In attesa della conferenza Stato-Regioni che si terrà il 21 febbraio, a Roma, la norma é stata posta oggi al vaglio obbligatorio del Consiglio nazionale degli studenti universitari. Il ministro è stato costretto a riformare la prima versione del decreto per avviare una discussione più approfondita con le rappresentanze studentesche e le Regioni.

Il decreto poneva, infatti, delle differenze notevoli tra gli studenti del nord, del centro e del sud con la riduzione dei finanziamenti per il diritto allo studio contenuti nel bilancio di previsione per il 2014. Il provvedimento, adesso, é stato ammorbidito. Il tetto massimo di Isee (Indicatore della situaizone economica) previsto per beneficiare della borsa di studio sarà a discrezione della Regione e potrà oscillare tra un minimo di 15.512 euro ed un massimo di 20.987 euro. A rimanere invariato rispetto alla precedente versione, invece, é il criterio di merito relativo al numero minimo di crediti da conseguire per avere diritto alla borsa. Le soglie dei cosiddetti “cfu” da maturare per l’accesso alle borse verrebbero aumentate di circa il 20 per cento. Salvi i punti bonus da poter considerare nel calcolo dei crediti: saranno 10 in totale da poter utilizzare durante l’intera carriera universitaria.

Gli studenti, però, ritengono che le modifiche apportate al testo non siano sufficienti per considerarlo una proposta seria di riforma. “Siamo convinti che una riforma del sistema di diritto allo studio meriti una riflessione di più ampio respiro e non comprendiamo il motivo di voler liquidare così in fretta, a tre giorni dalle elezioni politiche, un argomento così scottante per il futuro del nostro Paese”, ha affermato Alessio Lo Presti, rappresentante degli studenti di Udu Palermo.


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