Calci e pugni per rubare una borsetta |Violenza inaudita a San Giovanni Galermo

Calci e pugni per rubare una borsetta |Violenza inaudita a San Giovanni Galermo

di Laura Distefano. In meno di 24 ore gli agenti della Squadra Mobile sono riusciti a identificare il malvivente. Fondamentale per le indagini le immagini di due telecamere e un mazzo di chiavi. IL VIDEO

 

Varoncelli Angelo

CATANIA – Una storia di violenza inuadita. Di giorno, nel quartiere Galermo di Catania. Angelo Varoncelli, 44 anni, fermato ieri dalla Mobile di Catania, è il protagonista di uno scippo con aggressione ai danni di una donna. Stava andando al lavoro quando è stata colpita alle spalle dal malvivente che ha tentato di impossessarsi della sua borsa. La signora si è opposta e Varoncelli l’ha colpita a calci e pugni. La vittima è finita sull’asflato: la violenza è continuata, calci al volto e alle braccia, fino a quando non è riuscito ad impossessarsi della borsa. Brutale l’aggressione, solo un caso che la donna non abbia riportato gravi ferite. Immediatamente è scattata la denuncia.

I Condor della Mobile, prima si sono sincerati delle condizioni della donna, e poi hanno avviato le indagini. Che si sono concluse in 24 ore. Già ieri Varoncelli era negli uffici di via  Ventimiglia.  I poliziotti hanno individuato che erano presenti due telecamere nel luogo della rapina e hanno immediatamente sequestrato le immagini per analizzare le riprese. Il video mostrava i momenti della violenta aggressione, ed inoltre “permetteva di immortalare il viso dell’autore” della rapina prima, durante e mentre fuggiva.

Verroncelli mentre scappava ha perso un mazzo di chiavi. Una volta rintracciata l’identità del malvivente, i poliziotti sono andati con quelle chiavi a casa di Varoncelli, volto noto alle forze dell’ordine, e la porta si è aperta. Da qui è scattato il fermo per indiziato di delitto. E’ stato ricercato fino a ieri mattina, poi gli agenti lo hanno scovato e gli hanno fatto scattare le manette ai polsi. Vista la violenza, al fermato è stata contestata la rapina.

“Le immagini parlano da sole – commenta il dirigente della Mobile Antonio Salvago – si tratta di una rapina e di un’aggressione in piena regola. La vittima viene presa a calci e pugni. In questa operazione il merito va alla bravura e alla sagacia dei “condor” che sono riusciti durante una perlustrazione nella zona teatro della rapina a localizzare prima una telecamera e poi un’altra che riprendeva la fuga del malvivente. Dall’analisi delle riprese si è arrivati a identificare il presunto rapinatore, anche grazie all’identificazione di un parziale di una targa. Ha chiuso il cerchio su Varoncelli le chiavi perse durante la rapina che ci hanno consentito di entrare a casa sua. A quel punto non c’erano più dubbi su chi potesse essere l’autore della brutale e violenta rapina”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI