Caltagirone, clima teso al Consiglio |Si pensa già al dopo Bonanno - Live Sicilia

Caltagirone, clima teso al Consiglio |Si pensa già al dopo Bonanno

Il Ministro boccia i bilanci del Comune è scoppia la polemica. Dura presa di posizione da parte del Pd e dell'opposizione. La maggioranza invece invita alla prudenza. L'assessore De Pasquale: "Invece di scaricarci responsabilità reciproche credo sia opportuno collaborare per il bene della città".

dopo la bocciatura del ministero
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CATANIA – La bocciatura del Ministero dei bilanci non ha mancato di suscitare numerosissime polemiche nel panorama politico caltagironese. L’opposizione, infatti, non aveva avuto alcuna notizia dell’arrivo di questo documento che anche fra i banchi della maggioranza non era stato reso noto a tutti. La notizia ha innescato una serie di prese di posizioni dei partiti e dei singoli consiglieri comunali.

L’Assessore al Bilancio e al Patrimonio Claudio Settimo De Pasquale, in attesa di un comunicato ufficiale che nelle prossime ore verrà diramato ai mezzi stampa da Palazzo dell’Aquila, dichiara: “Invece di scaricarci responsabilità reciproche credo sia opportuno collaborare per il bene della città, ancora non sono pervenuti i rilievi del ministero quindi non sappiamo quali correttivi sia necessario applicare. Il Consiglio ha il potere di emendare modificare rinviare la trattazione, cosa che non è accaduta, quindi la responsabilità è paritaria, motivo per la quale invito i colleghi a lavorare unitamente per la salvaguardia del bene collettivo e far si che in questo comune si scongiuri lo scioglimento del consiglio comunale”.

Il Partito Democratico di Caltagirone in una nota stampa attacca l’amministrazione, unica responsabile, a loro dire della situazione: “Il bilancio era arrivato in consiglio il 21 novembre senza il parere del collegio dei revisori, ma fu approvato ugualmente dalla maggioranza che sostiene Bonanno. Il parere dei revisori, preciso e puntuale, depositato il 16 dicembre, demolisce l’impianto del provvedimento presentato. Oggi è arrivata anche la bocciatura del Ministero che conferma tutte le nostre critiche espresse in Consiglio comunale. Da anni, ormai, il Sindaco promette il risanamento dei conti del Comune e stabilità nella gestione dell’Ente. La risposta del Ministero evidenzia definitivamente l’incapacità di questa Amministrazione a gestire la nostra città che a causa di Bonanno sprofonda sempre più nel baratro e resta impantanata senza avere uno strumento economico-finanziario che permetta una seria progettazione presente e futura e che non consente neanche il pagamento degli stipendi ai lavoratori alla vigilia di Natale. La città è stanca ed umiliata – conclude il Segretario Paolo Crispino – ed è arrivato, quindi, il momento in cui Bonanno che ha determinato questo disastro, rassegni le dimissioni affinché la città riacquisti dignità e speranza”.

Marco Failla di Sicilia Democratica, partito che attualmente sostiene l’amministrazione Bonanno con prudenza afferma che “sino a quando non perverranno i rilievi non si può capire per quale motivo è stato bocciato il bilancio stabilmente riequilibrato”, solo dopo come Partito trarremo le conseguenze solo ed esclusivamente per il bene della città.

Ad alzare il tiro, Sergio Domenica, consigliere comunale di opposizione: “Questa amministrazione per la città è risultata inefficace ed inadempiente, adesso il problema è che il consiglio vada a ca. Non è quello il problema fondamentale, il problema è il collasso economico finanziario della nostra città che è sotto gli occhi di tutti, se qualcuno pensa che possa amministrare la città senza consiglio comunale è fuori da ogni logica, l’atto dovuto dopo l’ultimo fallimento del bilancio è dimettersi e dare mandato agli elettori, rivolgo ai colleghi di maggioranza che hanno votato alla cieca il provvedimento una domanda: vorrei capire oggi, quale giustificazione ne hanno? Se dimissioni non ci saranno, presenteremo nuovamente mozione di sfiducia”.

Nelle segreterie intanto si cominciano ad organizzare nuove elezioni, a sinistra sembrerebbe prendere forza l’ipotesi di una ricandidatura del sindaco uscente Franco Pignataro, che nonostante potrebbe riscuotere interesse su una parte dell’elettorato creerebbe non pochi mal di pancia sia all’interno del partito che nella coalizione che potrebbe venire a costituirsi. Il Centro Destra spiazzato invece starebbe facendo la conta per capire chi oggi formerebbe una nuova alleanza di centro destra e a sostegno di quale nome.

 


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