Il sindaco di Palermo non se ne va e, nonostante le continue voci di imminenti dimissioni, resta al suo posto. Parola di Diego Cammarata. Nel corso di una riunione con gli assessori, tenutasi ieri a Villa Niscemi, il primo cittadino ha smentito i rumors che anche in questi giorni si sono rincorsi su un suo possibile passo indietro. Un’eventualità che aveva mandato in fibrillazione più di un assessore, che perderebbe il posto a più di sei mesi dalle prossime elezioni e dovrebbe affrontare la campagna elettorale senza il vantaggio di far parte della giunta.
Una tensione palpabile, che è addirittura sfociata in un vero e proprio scontro fra assessori, che ha comportato il rinvio dell’approvazione di un prelievo dal fondo di riserva pari a circa 1,5 milioni di euro. Somma che per la maggior parte (circa un milione) servirebbe a pagare l’aumento dell’iva al 21%, ma per il resto verrebbe assegnata ad alcuni assessorati mentre altri rimarrebbero a bocca asciutta. Una prospettiva indigesta per assessori che temono una sconfitta alle prossime elezioni e che, alla fine di un decennio targato Cammarata, ritengono di avere le mani libere.
Ecco perché ieri il primo cittadino ha chiamato gli assessori e li ha convocati per un summit politico, serrando le fila e tenendo di tenere unita la squadra di governo. La giunta sarà convocata a breve e all’ordine del giorno dovrebbe esserci il prelievo del fondo di riserva. Tolto il milione per l’iva, il resto dovrebbe essere così suddiviso: 200.000 euro per il sociale e in particolare per i disabili; 200.000 a disposizione diretta del sindaco in vista delle festività natalizie, e quindi per addobbi, luminarie e capodanno; 20.000 per il settore sport; 30.000 euro per la rimozione delle carcasse delle automobili e circa 80.000 euro sempre per il Natale, ma gestiti da alcuni assessori. In più, la giunta dovrebbe anche approvare l’adeguamento del contratto di servizio della Gesip.