PALERMO – I cantieri di Palermo continuano a far discutere. “La riapertura di via Crispi è sicuramente una buona notizia per i commercianti palermitani che, alla vigilia delle feste, sperano in una ripresa degli affari che sono colati a picco a causa dei cantieri in città – dice Paolo Caracausi (Idv), presidente della commissione Attività Produttive del comune di Palermo – La cosa assurda, però, è che i negozianti di via Amari, nei pressi della Camera di Commercio, a causa delle palizzate non possano ricevere i propri clienti. Una situazione che rende superflua la riapertura di via Crispi e che rischia di vanificare anche l’ultima chance di ripresa. Al Politeama, invece, l’inutile area di cantiere di fronte la farmacia e il McDonald’s, vuota e senza un operaio da mesi, è un pugno nello stomaco per quelle attività commerciali che sperano nel Natale e nel Capodanno per risollevare le proprie sorti. Tanto varrebbe smontare quell’area di cantiere, almeno per le feste, e dare respiro alle attività economiche. Servono risposte immediate e chiediamo al sindaco di intervenire tempestivamente sia in via Amari che al Politeama, prima che per le aziende sia troppo tardi”.
“La delibera con cui la giunta comunale detta uno schema di regolamento per le agevolazioni dei tributi locali alle attività commerciali danneggiate dai lavori delle grandi opere pubbliche, come via Amari, rischia di rimanere un mero intento e nulla più. E se non fosse che siamo già in campagna elettorale, sembrerebbe solo una grande presa in giro”. Lo dice il capogruppo dei Comitati Civici al consiglio comunale di Palermo Filippo Occhipinti. “Lo schema licenziato dalla giunta non dice nulla né sul quantum da elargire – dice Occhipinti – anche se parla genericamente di una possibile esenzione totale, né sulle modalità di criteri per determinare un’esenzione piuttosto che una riduzione. Sono necessarie modifiche e in alcuni casi stravolgimenti dei regolamenti comunali di applicazione dei vari tributi (Tari, Tosap, imposta sulla pubblicità) e soprattutto l’individuazione delle coperture finanziarie che nella delibera, ovviamente, non sono indicate. Restiamo, inoltre, perplessi anche sull’esclusione dalle agevolazioni dell’Imu. Aspettare che gli uffici portino in Aula le proposte di modifica dei regolamenti farà scadere i termini di questa consilaturia e probabilmente farà rimanere tutto solo una promessa elettorale. E’ possibile invece, in tempi brevi, inserire le agevolazioni promesse modificando e integrando una delibera di iniziativa consiliare sottoscritta da tutte le forze politiche relativa alla Tari che chiedeva gli automatismi delle agevolazioni e, con l’occasione, si potrebbe anche inserire una rateizzazione mensile della tassa anche per i privati. Questo sì che sarebbe fattibile anche prima della fine dell’anno: le forze politiche in consiglio, per una volta, agiscano senza campanilismi o interessi di parte politica nell’interesse di questi commercianti che hanno perso parte o tutto della loro attività commerciale”.