PALERMO – Aveva dato in affitto il suo appartamento che era diventato una casa d’appuntamento. A scoprirlo è stata la polizia, che ha sequestrato un immobile dalle parti di via Principe di Paternò, dove si prostituivano donne italiane e straniere. Ad insospettire gli investigatori è stato il continuo viavai dall’abitazione, segnalato anche da alcuni residenti della zona. Nel corso delle indagini è stato accertato che le ragazze pagavano quattrocento euro a settimana per l’affitto e che ai “clienti” venivano anche offerti servizi extra, come quello del “transfert” da e per l’aeroporto di Palermo. Per il proprietario dell’appartamento è scattata la denuncia per sfruttamento della prostituzione.