PALERMO – “La multa da seicento euro per i cannoli venduti senza scontrino? La pagherà il funzionario regionale”. Il caos Expo sbarca anche a Palazzo dei Normanni, dove il dirigente generale Dario Cartabellotta è stato ascoltato dai deputati della Commissione bilancio presieduta da Vincenzo Vinciullo. Nel corso dell’audizione, il responsabile unico del Cluster bio-mediterraneo, più volte commissariato dalla Regione, ha provato a ripercorrere le tappe di un vero e proprio “caso”, così come aveva fatto qualche giorno fa anche su Livesicilia.
Cartabellotta, in particolare, ha puntato il dito contro l’ex commissario ad acta Roberto Barberi che avrebbe avuto la colpa – secondo il dirigente – di aver omesso, in una nota inviata all’Avvocatura dello Stato per la richiesta di un parere sulla nullità o meno dei contratti con i fornitori di Expo, di precisare che i soldi per pagare erano già nella disponibilità della Regione.
Un passaggio che ha sorpreso i deputati della commissione. “Se i soldi ci sono – ha detto ad esempio l’ex presidente della Commissione bilancio Riccardo Savona – vuol dire che qualcuno sta giocando… mi chiedo se Dario Cartabellotta, che da sempre considero un dirigente onesto, sia vittima di qualche manovra poco chiara”. Per il deputato Pd Mario Alloro, “quello di oggi è un racconto incredibile: in pratica i soldi ci sono ma non li assicuriamo ai fornitori. Rischiamo – ha aggiunto il parlamentare – di arrecare un danno d’immagine enorme alla Sicilia. Rischiamo, insomma, di passare per la Regione che fa ‘il tappo’ ai privati”.
In molti casi, produttori siciliani: “Circa 400 mila euro – spiega infatti Cartabellotta – erano destinati a siciliani. Penso ad esempio a tutti quelli che hanno partecipato alla produzione dei cannoli: dai fornitori delle cialde, passando a quelli della ricotta, fino alla pasticcera, siciliana anche lei”. E solo la vendita dei cannoli ha portato nelle casse della Regione 208 mila euro. Anche se su quelle vendite è piombata la Guardia di Finanza, che ha notificato alla Regione una multa da 600 euro per non aver prodotto gli scontrini. “Si tratta – precisa Cartabellotta – di due scontrini su 1.560 cannoli venduti. E comunque quei 600 euro li pagherà il funzionario che era a Expo in quel momento”.
Una goccia nel mare, precisa il dirigente, che ha esibito gli ‘incassi’ del Cluster. “Quello che forse non si è capito – dice – è che la Regione per il Cluster non ha speso un euro: anzi, ha prodotto utili grazie alle entrate legate alla vendita dei prodotti nei padiglioni”. Le entrate con le quali, però, dovrebbero essere pagati i fornitori. Contratti che l’assessore Cracolici ha chiesto a Cartabellotta di annullare: “Non posso farlo – ha detto in commissione bilancio – perché andrei in contro al reato di abuso d’ufficio. Quei contratti sono stati sottoscritti nel rispetto della legge e i fornitori hanno assicurato i servizi previsti. I soldi sono lì, e anzi io ho più volte trasmesso i mandati, che mi sono stati sempre rispediti indietro”. Ma adesso anche l’Ars vuole vederci chiaro. Per mercoledì prossimo infatti verranno convocati tutti i “protagonisti” della vicenda: l’ex commissario ad acta Barberi, il nuovo commissario Tozzo, l’ex assessore Barresi (che ha nominato Barberi per verificare l’eventuale danno erariale di Cartabellottra), il capo di gabinetto di Crocetta nominato a capo del primo collegio ispettivo di Expo Giulio Guagliano e l’assessore all’Agricoltura Antonello Cracolici.