CATANIA – Rispettare la sentenza e reintegrare il direttore Generale. Nuovo capitolo sul caso Lucio Maggio che, a distanza di quasi due anni, non si è ancora concluso. Questo, nonostante la sentenza di reintegro emessa dal Tribunale. Stamani, l’avvocato Concetto Ferrarotto, legale di Maggio, ha infatti reso noto che, nonostante vari solleciti e diverse diffide, l’Università “si ostina a non rispettare gli obblighi ad essa imposti dalla sentenza del 17/05/2016 del Tribunale di Catania, in merito al reintegro dell’ex Direttore nel proprio ruolo e nelle proprie funzioni”. I continui rinvii del Magnifico in merito alla questione dimostrerebbero, secondo Ferrarotto, “un palese e deliberato proposito di ostruzionismo nei confronti di Maggio, confermato dall’istanza di sospensione della sentenza proposta ieri dall’Università in sede d’udienza. Istanza, questa, rigettata dalla Corte d’appello in seguito alla difesa di. Maggio”.
A sottolineare la frustrazione e il disagio della parte lesa, l’inutilità di un ricorso al giudice d’esecuzione, in quanto un procedimento di reintegro forzoso richiederebbe una tempistica eccessiva, poiché la scadenza dell’incarico è prevista per il 31/08/2016. La richiesta dell’ex Direttore, espressa per mezzo del suo legale, è chiara e più volte ribadita: rispetto da parte della pubblica amministrazione degli ordini impartiti dalla magistratura, poiché, a suo parere, “si è tergiversato anche troppo”.
