RANDAZZO – Macabra scoperta a Randazzo. In un terreno comunale è stata ritrovata una cassa di zinco con resti umani. La bara era adagiata in un terreno comunale che costeggia via Monti, in contrada sant’Elia, nei pressi della frazione Murazzo Rotto. Ad avvisare i carabinieri del “ritrovamento” è stato il proprietario di un fondo vicino che si è accorto, questa mattina alle 8, della presenza della cassa mortuaria. Sul posto oltre i militari della stazione locale anche la Polizia Municipale. I vigili urbani sono intervenuti insieme a un medico dell’Asp e agli addetti ai servizi cimiteriali.
Dai primi rilievi la cassa di zinco – a giudicare dal suo stato – potrebbe essere stata realizzata almeno cinquant’anni fa. Al suo interno sono stati rinvenute diverse ossa umane: il ciuffo di capelli e le scarpe con un po’ di tacco non lascerebbero dubbi sul fatto che i resti appartengano a una donna (e presumibilmente non in età avanzata). Da un primo esame fatto dal medico dell’Asp ci sarebbero solo alcune parti dello scheletro, mentre mancherebbero altre porzioni più grosse come il teschio.
La Procura ha disposto il sequestro della salma, che attualmente si trova nell’obitorio del cimitero cittadino, per ulteriori accertamenti. Sul caso indagano i Carabinieri di Randazzo. Da un primo sopralluogo sul luogo del ritrovamento si ipotizza che ad “abbandonare” la cassa di zinco sul terreno comunale di contrada Sant’Elia siano state almeno due persone. Non sono stati, infatti, trovati segni di trascinamento e viste le dimensioni e il peso della bara appare impossibile che a trasportarla sia stato un solo individuo.
