PALERMO – L’accusa di rapina regge, ma la condanna per tentato omicidio è stata annullata con rinvio. Sarà celebrato un nuovo processo d’appello che dovrà tenere conto de rilievi della Cassazione.
In secondo grado Gaetano Castiglione aveva avuto 13 anni e 4 mesi, 12 anni e quattro mesi ciascuno per Gianluca De Biasio e Salvatore Bruno. Quest’ultimo in primo grado era stato assolto. Senza il tentato omicidio le pene scendono almeno di un terzo. Il processo riguarda l’assalto ad un portavalori commesso l’1 agosto 2015 in corso dei Mille, vicino all’ufficio postale.
Sulla base delle indagini della squadra mobile, il commando assaltò un portavalori portando via un bottino di centomila euro. Entrò in azione all’apertura dell’agenzia Guarnaschelli nel rione Sperone, all’arrivo del blindato di un’agenzia di sicurezza privata. Una guardia giurata, scesa con il sacco pieno di soldi da consegnare agli impiegati, fu sorpresa alle spalle. Sul posto transitava una pattuglia, una delle tante che controllano il territorio considerato a rischio. Ne scaturì un conflitto a fuoco. Da qui l’accusa di tentato omicidio che non aveva retto in primo grado. Era passata la linea difensiva, secondo cui,ì gli imputati non avevano sparato per uccidere, ma solo per bloccare l’intervento dei poliziotti.
I difensori degli imputati, gli avvocati Antonio Turrisi, Filippo Gallina, Miria Rizzo, Debora Speciale e Calogero Vella hanno fatto rilevare ai supremi giudici che il processo di partenza era stato celebrato in abbreviato e in appello c’era stata una rinnovazione dell’istruttoria che superava i paletti previsti. Non si conoscono le motivazioni dell’annullamento con rinvio, ma dovrebbe essere questo il tema del ricorso che è stato accolto.