CATANIA – Ancora un pareggio, questa volta in trasferta e a reti inviolate. Il Catania torna dall’Emilia senza più l’alibi rappresentato dal fatto di dover recuperare una gara rispetto alle proprie rivali, proprio quella del “Braglia” contro il Modena, ma anche con la consapevolezza di essere in lenta, ma costante ripresa partita dopo partita. E a sostegno della tesi che vuole la formazione rossoazzurra in parziale crescita rispetto al terrificante mese di febbraio vissuto da Rosina e compagni, c’è il fatto di aver terminato la sfida contro i ‘canarini’ con quello che i maestri del gioco definiscono ‘clean sheet’. Il Catania, infatti, non arrivavano al triplice fischio senza subire gol dalla doppia sfida interna contro Pro Vercelli e Perugia, ovvero le prime due in cui gli etnei si presentavano in campo con tutti i nuovi arrivati dal mercato di riparazione: partite in cui gli etnei segnarono sei reti senza subirne, ma lontane ormai più di un mese e mezzo. Pertanto, la prova di Modena rappresenta sicuramente un passo in avanti sul piano difensivo, se consideriamo che gli unici pericoli arrivati dall’attacco modenese sono legati al palo di Garritano nel primo tempo e al miracolo di Gillet su Cionek nella ripresa.
Se la difesa cresce in maniera esponenziale, l’attacco ha vissuto una serata molto complicata. Riccardo Maniero non è riuscito a lasciare il segno tanto da essere stato sostituito da Rossetti, il quale, dopo il gol-lampo segnato a Bari, ha sfiorato la segnatura anche al “Braglia”, stoppato solo dalla traversa dopo un miracolo di Manfredini su Rosina. Proprio il numero 10, dopo l’infortunio subito alla fine del 2014, sta ritrovando lo smalto dei giorni migliori e proprio all’inizio della fase-clou della stagione. E con il rientro di capitan Calaiò dalla squalifica porterà a ricomporre il trio delle meraviglie assieme al già citato Maniero e al suo vecchio compagno di squadra ai tempi del Siena: un reparto offensivo che di certo non merita la penultima posizione in classifica, seppur al fianco del Crotone.
Il prossimo impegno, però, sarà per il Catania assai complicato, visto che gli uomini di Marcolin andranno a fare visita al Vicenza, guidato da un allenatore che non verrà mai dimenticato dalle parti del “Cibali”, ovvero Pasquale Marino. L’uomo che guidò gli etnei alla promozione nella massima serie nel 2006, e che ora sta allenando una delle formazioni più in forma dell’intera cadetteria, nonostante sia stata allestita in fretta e furia tra la fine di agosto e l’inizio di settembre dopo il ripescaggio dalla Lega Pro. E a trascinare sul campo i biancorossi c’è un altro personaggio noto dalle parti di Catania, ovvero Federico Moretti: arrivato in giovane età in rossoazzurro, scartato senza grosse possibilità di mostrare il proprio valore e ora divenuto perno della quarta forza del campionato, alle spalle di un Carpi che è sempre meno una sorpresa, della corazzata Bologna e di un Avellino mai domo. Se anche l’esame Vicenza dovesse essere superato, il Catania potrebbe davvero mettersi il pessimismo alle spalle, in vista di un mese di aprile che porterà gli etnei ad affrontare gli scontri diretti contro Varese, Crotone, Latina e Ternana.