Catania, furto e danneggiamenti nella segreteria di Fava - Live Sicilia

Catania, furto e danneggiamenti nella segreteria di Fava

La solidarietà bipartisan dalla politica e dal mondo sindacale.

CATANIA – Danni in seguito a un’irruzione, avvenuta stanotte, nella segreteria politica del parlamentare regionale Claudio Fava, presidente della commissione Antimafia regionale. Chi è entrato nei locali ha danneggiato due stampanti e lasciato delle deiezioni all’ingresso della casa, in cui lavorano anche due avvocati in coworking.

Dall’ufficio di Fava non è stato rubato nulla: non sono stati aperti i cassetti, né sono stati toccati i due laptop presenti.

L’accaduto è stato denunciato alla polizia e sul posto è intervenuto personale della Digos della Questura. Il caso sarà portato all’attenzione del Comitato provinciale per la sicurezza pubblica per valutare le iniziative a maggiore tutela di Fava.

Le reazioni

A commentare l’episodio è una nota del presidente della Regione Nello Musumeci: “Apprendo dell’irruzione, con danneggiamenti, nella segreteria politica del presidente della Commissione antimafia regionale Claudio Fava. Auspico che, al più presto, gli inquirenti chiariscano la natura dell’episodio, da condannare fermamente e ancor più preoccupante perché perpetrato ai danni di una delle più delicate cariche istituzionali dell’Isola”.

Anthony Barbagallo, segretario regionale del Pd, esprime “totale e incondizionata vicinanza all’amico Claudio Fava dopo l’irruzione di stanotte nella sua segreteria di Catania. Si tratta di un atto vergognoso e da condannare. Sono certo che sull’episodio sarà fatta luce al più presto da investigatori ed inquirenti. A Fava la solidarietà mia personale e del Partito Democratico siciliano”.

Per Nicola D’Agostino, capogruppo all’Ars di Sicilia Futura – Italia Viva, “quello registrato ieri è un atto vile ed intimidatorio contro un politico che continua ad essere scomodo. A parte la solidarietà, a Claudio Fava va il più grande incoraggiamento a continuare il percorso politico intrapreso da anni, caratterizzato da analisi approfondite, denunce politiche circostanziate, coerenza nei comportamenti. Soprattutto in commissione antimafia le inchieste controcorrente hanno suscitato stupore, sviluppato dibattiti e polemiche e acquisito qualche nemico che ha lasciato testimonianza di ciò che è”.ù

Sceglie Twitter per il proprio commento il deputato Leu Erasmo Palazzotto, che scrive: “L’irruzione nella segreteria del Presidente della Commissione Regionale Antimafia Claudio Fava è un segnale inquietante. Un allarme a cui tutti dobbiamo prestare la massima attenzione. Umanamente e politicamente al fianco di Claudio per difendere il suo lavoro e le istituzioni”.

Anche Giancarlo Cancelleri, sottosegretario ai trasporti, esprime “la mia completa solidarietà al presidente della commissione Antimafia regionale Claudio Fava per il vile attacco avvenuto presso la sua segreteria politica a Catania. Questo vile attacco non è solo nei confronti di una persona che da anni porta avanti le proprie idee con determinazione e coraggio, ma è soprattutto un gesto grave bei confronti di una delle cariche istituzionali più delicate della nostra Isola”.

La Cgil di Catania in una nota esprime “solidarietà al presidente della Commissione antimafia regionale Claudio Fava, la cui segreteria politica è stata danneggiata da sconosciuti”. “Siamo certi – afferma il sindacato – che l’episodio non scalfirà minimamente la volontà di investire energie nella città di Catania che, soprattutto in questo momento storico, necessita più che mai di presìdi di ascolto politico e democratico”.

“A Claudio Fava va la nostra solidarietà, auspichiamo che gli inquirenti facciano piena luce su questa incresciosa vicenda che condanniamo con fermezza”. Lo afferma Alessandro Aricò, capogruppo all’Ars di Diventerà Bellissima.

In un comunicato, Marianna Caronia scrive: “Desidero esprimere la mia piena solidarietà al Claudio Fava per il danneggiamento della sua segreteria, un fatto grave ed inquietante. Sono certa che questo fatto non influirà in alcun modo sull’azione politica del Presidente dell’Antimafia, che certamente proseguirà con serenità il proprio lavoro. Confido nel lavoro degli investigatori affinché presto siano individuati e sanzionati gli autori di questo gesto vile.“

“Sinistra Italiana – scrivono in una nota il segretario provinciale Pierpaolo Montalto e il segretario cittadino Giolì Vindigni – chiede che venga fatta piena luce sull’effrazione avvenuta stanotte nella segreteria di Catania del Presidente della commissione regionale antimafia, Claudio Fava. A Claudio Fava e ai suoi collaboratori esprimiamo la nostra vicinanza e la nostra piena solidarietà”.

Per Angelo Villari, segretario provinciale, e la segreteria provinciale dell’Unione Provinciale Catania Partito Democratico, “ll raid vandalico ai danni della segreteria politica di Claudio Fava, presidente della commissione regionale Antimafia, è un fatto gravissimo che colpisce una delle massime cariche istituzionali della Sicilia, oltre che un politico, un giornalista un uomo che dell’impegno antimafia ne ha fatto un impegno di vita. Esprimiamo solidarietà e vicinanza a Claudio: nessuna intimidazione fermerà il suo impegno e la sua azione politica alla presidenza dell’Antimafia regionale. Confidiamo che gli inquirenti facciano luce sull’episodio e diano un volto agli autori di questo gesto vile e odioso”.

“Esprimo a nome mio personale e della deputazione del Movimento Nuova Autonomia la massima solidarietà ed un sentimento di umana vicinanza all’onorevole Claudio Fava. Il danneggiamento della sua segreteria politica a Catania è un episodio gravissimo, anche in funzione della delicato compito istituzionale che in questi anni sta svolgendo con particolare impegno in qualità di presidente della Commissione regionale Antimafia, di cui ho l’onore di essere componente. Di certo Fava non si farà intimidire da queste violenze sulle quali speriamo sia fatta al più presto piena luce”. Così il deputato autonomista Giuseppe Compagnone.

“Fare il presidente della Commissione regionale antimafia, senza avere paura di entrare fra le pieghe di fatti gravi, accaduti negli ultimi dieci anni, dove in nome dell’antimafia di facciata si e’ consumato di tutto ha esposto Claudio Fava all’attenzione di squallidi personaggi che non sono passati per caso dalla sua segreteria politica per lasciare chiari segnali di avvertimento. Gli argomenti toccati scottano da sempre, rifiuti, sanità e antimafia interessata, sono come un vulcano otturato. Non sarà questo a fermare il lavoro del Presidente Fava”. Lo dice Pino Apprendi dei Cento Passi.

“E’ un’aggressione a una istituzione che ha affrontato in questi mesi argomenti scottanti, che ha scavato in settori come quello del ciclo dei rifiuti e della sanità. L’episodio dell’altra notte è sintomo quindi di un clima preoccupante, vuol con ogni probabilità essere un segnale. Un segnale che dice a tutte le forze impegnate contro la mafia e la corruzione che occorre solo andare avanti per restituire alla nostra Isola piena legalità e prospettive reali di sviluppo. A Claudio Fava confermiamo la solidarietà della Cgil siciliana e la vicinanza nelle  battaglie per la legalità”. Così il segretario generale della Cgil Sicilia, Alfio Mannino, dopo i danneggiamenti dell’altra notte da parte di ignoti alla sede catanese della segreteria politica del presidente della Commissione regionale antimafia, Claudio Fava. 

“Esprimiamo solidarieta’ e vicinanza a Caludio Fava. La vandalizzazione della segreteria catanese e’ un atto vergognoso e vile che colpisce non soltanto il presidente della commissione Antimafia, ma la comunita’ intera. Un atto che ci da’ piu forza nel sostenere ed essere partecipi delle battaglie di riscatto ed emancipazione dalle logiche affaristico mafiose. Lo affermano in una nota congiunta i portavoce di Sinistra Comune, Antonella Leto, Luigi Carollo e Ramon LaTorre.

“Il raid nella segreteria politica del presidente della commissione regionale Antimafia, Claudio Fava, oltre ad essere l’ennesimo atto di intimidazione nei confronti di un politico da sempre impegnato nella lotta ai clan di Cosa nostra, e’ al contempo un segnale grave ed inquietante, che testimonia come il potere delle cosche mafiose sia ancora presente con forza all’interno della societa’ siciliana”. Così il presidente di Legacoop Sicilia, Filippo Parrino, sull’irruzione nell’ufficio di Catania che ospita la segreteria politica di Fava.


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