CATANIA – “La presenza del governatore della Banca d’Italia a Catania è un segno davvero importante ed il segno di una città, di una terra, di un Meridione che si sta risvegliando alla grande, in particolare portando avanti i rapporti con le imprese”.
Lo ha detto il Rettore dell’Università di Catania Francesco Priolo ai giornalisti a margine di un incontro nel capoluogo etneo dal titolo “Il polso dell’economia – Il Mezzogiorno” al quale ha preso parte il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta.
“Noi come università – conclude – ovviamente formiamo il capitale umano, i ragazzi e le ragazze, e li formiamo perché possano restare in questa terra e farla volare”.
L’appello di Panetta
Dal canto suo, il governatore ha lanciato un appello alle aziende italiane e straniere a investire al Sud Italia per “fare attività d’impresa” visto che si sono create delle condizioni migliori rispetto al passato e le regioni meridionali hanno un potenziale nuovo dopo gli ultimi sviluppi geopolitici.
Parlando a Catania, Panetta ha sottolineato come al Sud” c’è un terzo della popolazione italiana ma un divario di consumi e redditi pro capite con il resto del paese. “Chi viene da altre regioni o aree” “può contribuire allo sviluppo”.
“Ci si è accorti che delocalizzare anche se abbatte il costo del lavoro, ha una serie di rischi che in passato non erano considerati in maniera sufficiente. Le aziende essendo passate attraverso questa presa di coscienza dei rischi e dei costi, si stanno ponendo la domanda: ci conviene continuare a delocalizzare oppure cercare nuove soluzioni?”, si è chiesto il governatore.