Catania, l’abbraccio a Beppe Spampinato: politico galantuomo

Catania, l’abbraccio a Spampinato: l’ultimo politico galantuomo

L'addio e i funerali

CATANIA – “Ma non m’intervisti più? La prossima però facciamola parlando di sport”. Se capitava di incrociarlo a qualche incontro, la battuta era sempre pronta. L’espressione del viso empatica e accogliente. La scomparsa di Beppe Spampinato ha colto tutti di sorpresa. Perché la verità è che nessuno tra chi lo conosceva era preparato alla notizia più tremenda fra tutte. 

Un uomo attento, un politico dalle ampie prospettive: probabilmente a disagio in questi tempi che, d’improvviso, parevano non essere più i suoi. Lui che era capace di connettere il singolo frammento con uno sguardo d’insieme si è ritrovato a fare i conti con i personalismi sfrenati della politica odierna. Eppure, il suo spirito non veniva mai meno. Una figura da gentiluomo – anche qui – che il tempo pare avere sfumato dalla forma della politica
E nulla c’entra nulla il colore della politica.

Catania arriva al funerale di Beppe Spampinato con passi misurati. Ma anche incerti perché increduli. La camera ardente stamane al Palazzo dell’Esa, poi i funerali al Duomo: l’affetto di tanti, nella giornata di ieri, è stata la misura del suo farsi volersi bene anche da chi aveva posizioni diametralmente opposte. 
Se ne va un siciliano che ha creduto nelle battaglie per migliorare la sua terra.
Pomeriggio l’addio, nella perdita di uno sguardo che non soccorrerа più.


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