Mirenda: Parchi, coinvolgiamo le associazioni delle forze dell'ordine

Mirenda: “Sui parchi, coinvolgiamo le associazioni delle forze dell’ordine”

L'intervento sul fronte sicurezza

CATANIA – Il consigliere comunale Maurizio Mirenda, capogruppo di Noi Democratici – Nuova DC, ha lanciato ieri durante la conferenza dei capigruppo, una proposta legata ai recenti fatti di cronaca:

“Coinvolgere le varie associazioni delle Forze dell’Ordine, Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Protezione Civile che, proprio per il loro ruolo morale, etico ed istituzionale, potrebbero svolgere il compito di controllare scrupolosamente il territorio e rassicurare i cittadini. La proposta nasce dalla consapevolezza che i vari corpi di polizia, per le loro carenze organiche, non riescono a soddisfare tutte le esigenze della città, per cui occorre affrontare con solerzia e determinazione delle questioni urgenti ed improrogabili”, spiega.

Nello scorso ottobre, Mirenda, durante la seduta straordinaria di consiglio sul tema “Sicurezza nella città di Catania”, indetta su sua formale richiesta, aveva proposto di far intervenire l’Esercito per presidiare alcuni siti a rischio e fare delle ronde nei punti strategici della città. Ciò per ostacolare atti delinquenziali, di bullismo, di inciviltà in genere.

“È, ovvio – spiega Maurizio Mirenda – che il loro ruolo sarebbe quello di monitorare i siti ritenuti sensibili, quali la Villa Bellini, la via Etnea, il centro storico, il parco Gioeni, il parco Falcone, il parco Gandhi, il boschetto della Plaia, e di far intervenire le forze dell’ordine, qualora si ritenesse opportuno. La gente deve godere, in tutta serenità, della propria città – aggiunge il consigliere – e di tutto quello che questa offre e viverla senza paure e limitazioni. Il tragico episodio avvenuto alla Villa comunale Bellini deve scuoterci tutti e deve farci individuare insieme, al di là di ogni appartenenza politica, tutte le soluzioni praticabili e funzionali per la città.

“A tal proposito – conclude Mirenda – per sostenere la proposta sotto l’aspetto economico, si potrebbe investire del problema la Regione Siciliana”.


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