CATANIA – Un altro giorno di lavoro è trascorso in quel di Torre del Grifo, ma è innegabile che la tensione continui a tagliarsi col coltello. Da una parte c’è il gruppo, allenato da Giuseppe Sannino e che sta preparando la delicatissima sfida contro il Brescia, che potrebbe essere l’ultima del tecnico di Mugnano sulla panchina rossazzurra. Dall’altra parte c’è la dirigenza, con il presidente Nino Pulvirenti e l’amministratore delegato Pablo Cosentino ormai decisamente ai ferri corti con il mister, il quale sta vivendo la vigilia del match con le rondinelle quasi da separato in casa. Una partita che verrà vissuta da Calaiò e compagni senza il sostegno della curva, fuori dal “Massimino” per protesta contro la condotta della società, anche per il sostegno al preparatore atletico Ventrone, divenuto il principale colpevole secondo la tifoseria del Catania per via dei continui infortuni che stanno falcidiando la rosa a disposizione del tecnico. E con una classifica sempre più complicata, vincere in questo clima per i rossazzurri resta una priorità, visto che anche la zona rossa è ad un passo, ma senza dubbio la strada verso i tre punti si fa decisamente in salita.
L’avvenimento più importante della giornata in casa Catania riguarda Pulvirenti, convocato dalla Digos per esporre la propria versione dei fatti relativamente alla lunga notte di protesta avvenuta in piazza Dante due giorni fa. Una sommossa non violenta e quasi esclusivamente verbale, con la quale il popolo rossazzurro ha deciso di esprimere il proprio dissenso in un periodo in cui la società non sta facendo chiarezza su quanto sta accadendo lontano dal campo, che sia esso quello di Torre del Grifo o quello del “Massimino”. Al di là della convocazione odierna, l’unico pensiero del patron del Catania è ormai proiettato verso l’inizio dell’anno, che coincide anche con la riapertura del mercato. Un mese che potrebbe portare tanti volti nuovi, in tutti i settori di una rosa che potrebbe essere rivoluzionata, per far fronte sia alle tante assenze, sia alle lacune a livello tecnico che stanno rendendo sempre più deludente e sottotono una stagione che avrebbe dovuto portare all’immediato ritorno nella massima serie, e che invece vede, alle porte del girone di ritorno, il Catania a un solo punto dalla zona playout.
E mentre si attende la sfida contro il Brescia, con una conferenza stampa pre-partita che potrebbe non tenersi visto il clima elettrico che si sta vivendo in casa Catania, due cose sembrano decisamente chiare: Pulvirenti non esonererà Sannino, non avendo intenzione di mettere un altro allenatore a libro paga, e il mister campano non rinuncerà al proprio stipendio dando le dimissioni dall’incarico. Difficilmente, però, l’ex allenatore di Siena e Palermo proseguirà il proprio rapporto con il club etneo da separato in casa, pertanto c’è un’attesa quasi spasmodica per le ultime tre partite dell’anno solare, che oltre alla riapertura del mercato introducono anche alla lunga pausa del mese di gennaio. Un momento importante per potersi chiarire le idee, sia nel rapporto tra lo stesso Sannino e il trio composto da Pulvirenti, Cosentino e Ventrone, sia nell’altro rapporto che si sta incrinando sempre di più, ovvero quello tra il patron e la piazza. Una situazione critica che potrebbe non trovare nella vittoria contro il Brescia un antidoto adeguato, ma quantomeno porterebbe a qualche giorno di apparente serenità.