CATANIA. “Bisogna tenere al centro ditutto i bisogni dei cittadini, ecco perché quanto sta facendo il sindaco di Catania con la sua Commissione di saggi è interessantissimo”. Lo ha detto ilsottosegretario alla Salute Vito De Filippo durante l’incontro operativo voluto proprio da Enzo Bianco e svoltosi nel Palazzo degli elefanti alla presenza dei vertici della Sanità cittadina.
“È dovere del sindaco diuna grande città – ha detto Bianco – occuparsi della salute dei cittadini. Catania ha una grande tradizione dal punto di vista medico insieme a un’alta qualità scientifica e professionale, ma esiste un problema di organizzazione di assistenza che non può essere gestito dalle singole aziende ospedaliere: occorre un’azione di coordinamento. Con questi presupposti è nata laCommissione presieduta da Enzo Denaro e che si sta occupando prima di tutto di promuovere una rete tra ospedali e in particolare tra Pronto soccorso, anche se c’è un eccessivo ricorso dei cittadini a queste strutture. Molto importanti anche le riunioni periodiche che abbiamo cominciato a tenere con i direttori generali delle Aziende catanesi”.
È poi partito il confronto, atutto campo, con una serie di interventi ai quali il sottosegretario ha poi risposto. I direttori generali delle aziende ospedaliere catanesi, Giorgio Santonocito e Giampiero Bonaccorso hanno puntato l’accento, rispettivamente, sulla riduzione delle liste di attesa e sugli acquisti unici, e sul rapporto tra ospedale e università. I commissari Paolo Cantaro e Rosaria Murè si sono soffermati il primo sulla necessità di puntare su una formazione continua del personale e la seconda sulla valorizzazione delle nicchie di eccellenza in una città che sarà “il collettore della Sanità in tutta la Sicilia orientale”. Il direttore della Scuola di Medicina dell’Università di Catania, Francesco Basile, ha sottolineato la necessità di snellire le procedure e creare spazi per i giovani medici e Massimo Buscema, da poco riconfermato presidente dell’Ordine, ha sottolineato l’importanza del “metodo Bianco” e dell’impegno del Sindaco nella Sanità. DomenicoGrimaldi, segretario regionale dei medici di famiglia della Fimmg e componente la Commissione di saggi, ha sottolineato la necessità di una maggioreintegrazione e collegamento tra tutti gli operatori della Sanità a livello territoriale. Anche il deputato Giovanni Burtone, presente all’incontro con l’on. Giuseppe Berretta, ha rimarcato la decisione del primo cittadino di Catania di “riappropriarsi del ruolo istituzionale di tutore della Salute pubblica”. Francesco Santocono, consulente di Bianco per le politiche sanitarie, ha sottolineato gli importanti risultati raggiunti dalla Commissione di saggi che ha un ruolo di stimolo sull’organizzazione complessiva del comparto, ricordando inoltre l’importanza degli infermieri nella fase dell’assistenza. Tra gli altri presentiall’incontro Isabella Bartoli, responsabile del 118, gli assessori Marco Consoli, Valentina Scialfa e Fiorentino Trojano, Nino Rizzo del Codacons e i componenti la commissionepresieduta dal prof. Denaro: oltre al già citato Grimaldi, Salvatore Arcerito, Giuseppe Ettore, Carmelo Guardo, Alberto Lomeo, Giuseppe Pulvirenti, Salvatore Sciacca e Riccardo Vigneri. Rispondendo allesollecitazioni, il sottosegretario De Filippo ha concordato sulla necessità di costruire una rete di ospedali in modo che i pazienti possano avere cure e assistenza tempestiva. Il Governo, le Regioni e iComuni con il “Patto della salute” si sono impegnati a migliorare l’assistenza sanitaria con strutture che possano garantire ai cittadini un’assistenza veloce e professionale. “In Italia – ha detto – ilsettore è molto ben impostato a livello nazionale e le regioni hanno strumenti importanti di programmazione e di risorse per poter agire. Anche la Sicilia, e dunque Catania, ha la possibilità di fare una grande operazione di risalita guardando con maggiore fiducia al futuro”.
De Filippo si è poisoffermato sul fenomeno Ebola spiegando che in Italia, al momento, non vi è alcun rischio di epidemia ma che comunque sono stati attivati protocolli di difesa rigorosissimi sia sulle navi dell’operazione Mare Nostrum, sia nei porti e negli aeroporti dove giungono persone dai “Paesi affetti”, ossia Guinea, Sierra Leone, Liberia, per evitare falle nel sistema di protezione. In particolare Claudio Pulvirenti, responsabile per le emergenze sanitarie del Ministero della Salute per la Sicilia orientale e la Calabria, ha sottolineato come sia stato attivato un canale sanitario con stanze diisolamento negli ospedali di Catania e Comiso.