CEFALÙ (PALERMO) – Col nuovo Prg torna l’eventualità di una ‘colata di cemento’ sullo stupendo tratto di costa che divide il centro storico dal promontorio roccioso di Santa Lucia.
La trasformazione della fascia di inedificabilità assoluta del lungomare, in zona “B” di espansione urbana, potrebbe dare il via alla costruzione di nuovi edifici fronte mare. Ma il sindaco di Cefalù, Daniele Tumminello, rivendica il lavoro fatto e parla di “riqualificazione”.
Cefalù, il nuovo Prg e il percorso
Nel 1997 il consiglio comunale redige gli “obiettivi generali imprescindibili da tenere fermi e presenti in sede di redazione del nuovo Prg”, puntando sulla “naturale vocazione turistica della città”.
Lo scopo è quello di “riqualificare” il patrimonio alberghiero “aggiornandolo ai nuovi standard qualitativi del settore”, puntando sulle potenzialità del centro storico “dove si avverte la necessità di mantenere o ripristinare la funzione ricettiva alberghiera e programmazione di nuovi posti letto”.
La strategia di riqualificazione del centro cittadino torna anche nello schema di massima del 2010, individuando nel “patrimonio ricettivo alberghiero” le strutture esistenti e quelle che si potrebbero realizzare col Prg.
Al contrario delle previsioni, la variante del Prg del 2022 imbocca una strada diversa all’aumento dei posti letto nel centro storico.
La “sottozona B1” e la distanza dal mare
Si chiama “Centro urbano consolidato”, è un’area di 34 ettari contigua al centro storico e compresa tra il mare e la linea ferroviaria che “assorbe” undici sottozone del precedente Prg di Cefalù. Al suo interno ci sono aree edificate prossime al centro e porzioni di costa fronte mare che rientrano nella fascia di inedificabilità assoluta a 150 metri dalla battigia.
Grazie all’accorpamento, le aree in precedenza inedificabili potrebbero ottenere la cubatura per realizzare edifici alti 15,50 metri con diversi piani di elevazione.
“La previsione di piano – puntualizza il sindaco di Cefalù rispondendo alla domanda sull’inedificabilità a 150 metri dal mare – consentirà il completamento di tutta la zona del lungomare, che ha vocazione turistica, in cui ci sono strutture turistiche; la previsione della modifica mira a uno sviluppo integrato di questa fascia, con la vocazione che questa zona ha, anche con edificazioni recenti. Nel Prg è prevista la redazione di un piano particolareggiato su come sarà completata la progettazione di queste aree”.
L’ipotesi del contrasto con la legge regionale
L’accorpamento di zone disomogenee nel nuovo Prg e l’edificazione a meno di 150 metri dal mare rischierebbero di essere in contrasto con l’articolo 15 della legge regionale 78/76, secondo cui “le costruzioni debbono arretrarsi di metri 150 dalla battigia; entro detta fascia sono consentite opere ed impianti destinati alla diretta fruizione del mare, nonché la ristrutturazione degli edifici esistenti senza alterazione dei volumi già realizzati”.
Sul possibile contrasto con la legge regionale, il primo cittadino rinvia alle procedure di controllo sul Prg: “Penso che questo sia stato già appurato dal Cts. Il lungomare ospita già delle strutture realizzate di recente, lo scopo che è stato recepito dall’assessorato è quello di dare continuità all’area del lungomare che ha una vocazione turistica e che in parte già ci sono”.
Tumminello: “Procedure corrette”
Il sindaco rivendica l’adozione del nuovo Prg “dopo un percorso molto lungo se si considera che il vecchio strumento risaliva al 1974, vecchio di 50 anni. Si è iniziato tanti anni fa, fine anni ’80, un percorso che ha portato all’approvazione di uno schema di variante per poter aggiornare e modificare lo strumento con una variante generale, sono state seguiti tutti i passaggi e recepite le nuove normative che hanno aggiornato le linee guida nella redazione dei piani”.
“Nel 2021 – aggiunge ancora il primo cittadino – è stata adottata la variante e a seguito di questa delibera si è aperta la fase, per i portatori di interesse, di fare osservazioni e opposizioni e di presentarle. Il consiglio comunale attuale ha fatto una discussione nel merito di queste osservazioni, avvalendosi dei pareri del progettista e poi il piano è stato trasmesso all’assessorato Territorio e Ambiente e al Cts”.
“L’idea è di un piano in linea con i tempi – conclude Tumminello – che mira a completare lo sviluppo della città”.

