Cefalù, Prg e rischio cementificazione: interrogazione all'Ars

Cefalù, Prg e rischio cementificazione: interrogazione all’Ars

Cosa chiede il leader di Controcorrente Ismaele La Vardera

PALERMO – Il nuovo Prg di Cefalù e il rischio che la fascia costiera sia cementificata, Ismaele La Vardera, leader di Controcorrente, ha presentato un’interrogazione urgente all’Ars. I particolari.

Cefalù, il nuovo Prg: l’interrogazione

“Nel Comune di Cefalù (PA) – esordisce La Vardera richiamando l’approfondimento di LiveSicilia – sarebbe in corso una trasformazione urbanistica particolarmente rilevante in seguito all’adozione della variante generale al Piano Regolatore Generale. L’articolo evidenzia come la nuova variante trasformi una fascia costiera precedentemente soggetta a inedificabilità assoluta (entro 150 metri dalla battigia) in una zona “B” di espansione urbana, denominata “Centro urbano consolidato”, per un’area di circa 34 ettari compresa tra il centro storico, la linea ferroviaria e il mare”.

La Vardera ricorda che “tale trasformazione, secondo quanto riportato, consentirebbe la costruzione di edifici fino a 15,50 metri d’altezza anche in aree che rientravano in precedenza nella fascia protetta ai sensi dell’articolo 15 della Legge Regionale 78/76, la quale vieta l’edificazione entro 150 metri dalla battigia, consentendo solo opere legate alla fruizione del mare o ristrutturazioni senza aumento di volume”.

La replica del sindaco e le richieste

Il leader di Controcorrente sottolinea che il sindaco di Cefalù ha rivendicato la legittimità del nuovo PRG, parlando di “riqualificazione” turistica del lungomare e sostenendo che il piano sia stato esaminato dagli uffici regionali competenti e dal CTS (Comitato Tecnico Scientifico)”.

Il deputato regionale ha depositato un’interrogazione urgente chiedendo “se abbiano effettivamente autorizzato o approvato la variante generale al PRG del Comune di Cefalù e, in particolare, le modifiche che interessano la fascia costiera soggetta a vincolo di inedificabilità entro i 150 metri dalla battigia”.

E ancora: “Se siano stati acquisiti i necessari pareri obbligatori della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali e se sia stata effettuata una valutazione di coerenza con la pianificazione paesaggistica vigente e con le norme regionali in materia di tutela della costa”.

La Vardera chiede “se tali previsioni urbanistiche non configurino una violazione dell’art. 15 della L.R. 78/76 e quali misure si intendano adottare per evitare trasformazioni irreversibili del paesaggio e del tessuto urbano costiero; se intendano avviare – conclude – un’istruttoria o una verifica straordinaria per accertare la legittimità e la sostenibilità ambientale delle previsioni urbanistiche contenute nella variante al PRG di Cefalù”.


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