Un sindacato scrive, un gruppo di dipendenti risponde. Che l’ente di Formazione Cefop fosse una pentola in ebollizione era chiaro. Adesso ecco una nuova spaccatura: un gruppo di lavoratori prende le distanze dal sindacato Snals-Confals che aveva criticato il ricorso alla “Prodi-bis” per savare l’Ente. Riceviamo e pubblichiamo.
“Siamo indignati ! Diciamo basta agli attacchi gratuiti e privi di fondamento, comunicati a mezzo stampa da un presunto sindacalista e da un Sindacato (SNALS-CONFALS) che invece di garantire l’occupazione dei lavoratori ne invoca il licenziamento ed insinua dubbi ed ombre sull’operato del nuovo Cefop.
La richiesta al tribunale di Palermo di alcuni lavoratori di Commissariare, attraverso la Prodi bis, l’Ente Cefop e la pronuncia positiva con la conseguente nomina dei Commissari, Benedetto, Antoniolli e Falanga, non solo ha consentito ad oltre il 50% dei lavoratori, in questa prima fase, di riprendere il lavoro ma ha ripristinato legalità e trasparenza nell’Ente. Trasparenza e legalità che consentirà, in tempi brevissimi, alla totalità dei lavoratori il rientro in servizio.
I commissari, in questi mesi, non hanno avuto un compito facile: rimettere in piedi una azienda ferma da CIRCA 18 mesi. L’impegno quotidiano dei Commissari e di molti colleghi che hanno lavorato incessantemente senza risparmiarsi, ha permesso il riavvio dell’attività formativa in tutta la Sicilia. I lavoratori rientrati in servizio percepiscono, oggi, un regolare stipendio, hanno nuovamente gli oneri versati, l’accantonamento TFR, e ,così ,tutto quello che da tempo era diventato un miraggio.
Vorremmo sapere da Fabrizio Russo, autore dei contenuti dei comunicati stampa, cosa ne sarebbe stato di tutti noi senza il ricorso alla Prodi bis ! Forse , sicuramente, quello che è capitato ( purtroppo) ai colleghi del CRES e del Cas : de- finanziati i loro enti ,licenziati i lavoratori . Forse Fabrizio Russo desiderava questo per tutti noi? Vorremmo ricordare allo stesso Fabrizio Russo, che, anche lui ,è un dipendente Cefop. Assunto il 23/05/2006 ; dalla graduatoria, redatta x il rientro del personale , lo stesso risulta essere registrato alla posizione n° 85 su 90 del suo livello e mansione; graduatoria, partorita da un accordo sindacale, tra i quali partecipava anche lo Snals-Confals con firma di Fabrizio Russo.
Vorremmo ricordare che il Cefop è un Ente come tanti altri che in Sicilia, in Italia ed Europa attingono le risorse da finanziamenti pubblici per erogare servizi e formazione ai disoccupati , cassaintegrati , soggetti svantaggiati e diversamente-abili , alle imprese ed anche ai lavoratori. Se Fabrizio Russo ritiene che questo sia sperperare denaro pubblico, dia l’esempio facendo un atto nobile e coraggioso : si licenzi dal Cefop.
Ci viene il dubbio che lo Snals – Confals, e in particolare al soggetto a cui affida la rappresentanza , abbia nostalgia della vecchia amministrazione Cefop, che non pagava i lavoratori ne i fornitori ; colma di ombre , buchi neri e illegalità, favoritismi e ingiustizie, in procinto licenziare 430 lavoratori? Certo è che l’indignazione è totale per molti di noi lavoratori che abbiamo fatto ricorso alla Prodi bis ed anche per molti lavoratori del Cefop che non condividono e dicono con forza che quanto leggiamo nei comunicati dello Snals-confals, non solo è irrispettoso per la nuova Amministrazione ma anche per tutti quelli che con fatica stanno riacquistando dignità lavorativa e personale ; ma è da irresponsabili delegare a chi chiede il de-finanziamento del Cefop come soluzione ottimale , non tenendo conto che questo comporterebbe la perdita di mille posti di lavoro. Se Questo è Sindacato dei Lavoratori “ Snals- confsal” vi consigliamo di cambiare mestiere!
Oppure fatevi carico dei reali problemi dei lavoratori e delle loro famiglie, che dopo mesi di delusione, sconforto, vere e proprie tragedie personali e familiari, cominciano a intravedere un barlume di speranza per il futuro, e che con i Vostri Comunicati Vedono riapparire i fantasmi del passato , i burattinai che giocavano e vogliono continuare a giocare con la loro dignità di uomini e di lavoratori.
Ci saremmo aspettati da parte di un Sindacato di lavoratori una battaglia protesa alla tutela del posto di lavoro , di quanti lo hanno ripreso, e di quanti hanno il diritto e il dovere di riprenderlo, questo riteniamo sia l’obiettivo principale dei lavoratori e del loro sindacato.
I ricorrenti alla Prodi bis ed i lavoratori Cefop firmatari del presente documento: Anna Romano, Nino Reina, Vito Reina, Guido Rappisi , Calarca Fannì, Bona Calogero, Basile Caterina, Nadia Zappulla, in rappresentaza di tutti quelli che hanno sottoscritto e firmato questo documento”.