L’insospettabile impiegata di una ditta privata, Lucia Bruno, 42 anni, è stata arrestata dai carabinieri della compagnia Messina sud, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. La donna, per quanto incensurata, da tempo era sospettata dagli investigatori dell’Arma. Era, infatti, stata avvistata, più volte, in compagnia di noti tossicodipendenti messinesi. Una frequentazione che ha allertato i carabinieri. Ieri pomeriggio i militari hanno suonato alla porta di casa di Lucia Bruno, un appartamento nei pressi di via Tommaso Cannizzaro, dove la donna, separata e senza figli, vive da sola. Una prima perquisizione dell’abitazione non ha fruttato alcuna scoperta, ma il successivo controllo di una cantina, di pertinenza dell’appartamento, ha permesso di scovare una piccola centrale di spaccio: ben 27 dosi di sostanza stupefacente, in particolare eroina e cocaina, e 49 dosi di marijuana. Lucia Bruno è stata accompagnata al carcere di Gazzi.
Ancora una volta, l’arresto di una insospettabile impiegata, mostra la strategia che recentemente le organizzazioni criminali hanno scelto di adottare per sfuggire alle perquisizioni delle Forze dell’Ordine: utilizzare incensurati per lo smercio di droga in città.
