“Chiedo la grazia per Cuffaro”

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20 Gennaio 2015, 13:11

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PALERMO- “Non sono stata mai una sostenitrice né una elettrice di Totò Cuffaro, ma al suo ‘disubbidisco’ alla richiesta di grazia presentata circa un anno fa dalla madre Ida, sia pure inchinandomi, ragionevolmente commossa ed emozionata per le ragioni che l’ex Presidente della Regione adduce nel suo ‘non voglio fatta la carità’, non sono d’accordo. E chi sei tu, mi si potrà domandare, per non essere d’accordo? Sono semplicemente una cittadina siciliana, militante, da non so più quanti anni, del Partito Radicale e da un po’ meno, tredici o quattordici, di Radicali Italiani. Non sono madre, ma in nome della madre, rilancio: Grazia per Totò Cuffaro”. Lo scrive Donatella Corleo, storica militante del Partito Radicale in Sicilia che rilancia da facebook la richiesta di grazia della madre dell’ex presidente della Regione, Totò Cuffaro, condannato a sette anni per favoreggiamento alla mafia, in carcere a Rebibbia da quattro anni.

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“La grazia, politicamente, – aggiunge – non è la carità cristiana e chi, come Cuffaro cittadino-detenuto nel carcere di Rebibbia, con grazia, carità e speranza vive ‘disubbidendo’ alla madre e richiamando i legislatori affinché a tutti coloro che condividono il suo stato attuale siano garantiti trattamenti umani, merita attenzione e dovrebbe indurre chi ne ha o avrà facoltà, a rispondere alla richiesta di una madre”.

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20 Gennaio 2015, 13:11

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