Europee, Noi Moderati-Dc: ci sono mal di pancia ma accordo regge

Europee, Noi Moderati – Dc: qualche ‘mal di pancia’ ma l’accordo regge

Accesa riunione della Democrazia cristiana, ma Cirillo minimizza
VERSO IL VOTO
di
3 min di lettura

PALERMO – Qualche fibrillazione di troppo, ma alla fine l’Ufficio politico della Democrazia cristiana, riunito oggi a Roma, ratifica quanto era stato annunciato 24 ore prima: il patto federativo Noi Moderati-Dc.

La formazione di Maurizio Lupi e Saverio Romano, che a sua volta aveva raggiunto un accordo politico con Forza Italia per l’ingresso dei propri candidati in una lista comune alle Europee, potrà contare quindi sull’appoggio dei cuffariani. Per la Dc era ‘l’ultima spiaggia’ dopo l’addio all’opzione Renzi.

La riunione dell’ufficio politico Dc

La firma dell’intesa arriverà in serata dopo un incontro Lupi-Cuffaro, ma di fatto la decisione ufficializza il matrimonio indiretto tra la Democrazia cristiana e Forza Italia. La decisione era stata adottata lunedì dalla Direzione regionale Dc, ma era necessario un passaggio con l’Ufficio politico nazionale del partito. Nella serata del 7 maggio, però, una nota stampa di Noi Moderati ha fatto sobbalzare alcuni esponenti del partito di Cuffaro.

Malumori tra i cuffariani

Una fuga in avanti che ha creato diversi malumori depotenziando, di fatto, la riunione romana di oggi. Difficile scrostare certe ruggini del passato tra gli uomini Dc e l’area che fa riferimento a Romano.

Forti polemiche nella riunione di oggi. Il dibattito, secondo fonti interne, è stato a tratti “animato”, ma alla fine le incomprensioni sono state superate, o forse sarebbe meglio dire ‘sopite’.

La gara nella lista FI-Noi Moderati

In Sicilia la Dc di Cuffaro sosterrà ufficialmente il coordinatore regionale di Noi Moderati Massimo Dell’Utri. Un accordo che alza il tasso di competitività della lista di Forza Italia, dove la corsa diventa a quattro: oltre a Dell’Utri, sono lanciatissimi gli assessori regionali Marco Falcone ed Edy Tamajo, e la capolista Caterina Chinnici. che però deve tenere sott’occhio Bernardette Grasso.

La deputata europea uscente, approdata ai forzisti dopo due legislature nelle file del Partito democratico, gode dell’apporto dei vertici nazionali azzurri. Il neo segretario nazionale Antonio Tajani l’ha blindata nel ruolo di capolista e il Movimento per l’autonomia di Raffaele Lombardo l’ha scelta come candidata.

Il gioco delle ‘terzine’

La partita, però, è apertissima. In casa Dc si conta di potere portare in dote a Dell’Utri circa cinquantamila voti, ma la possibilità di indicare agli elettori tre nomi apre scenari imprevedibili. Il nome più ricorrente per il tandem elettorale con l’esponente di Noi Moderati è quello di Grasso, che può contare su un grosso bacino di voti autonomo nella provincia di Messina.

Su questa accoppiata si misurerà l’apporto politico della Dc, che potrebbe fare slittare Chinnici al quarto posto mettendo all’angolo anche il Movimento per l’autonomia. La terza preferenza è aperta: saranno Falcone e Tamajo a contendersela.

Cirillo: “Nessun mal di pancia”

“Il patto federativo nasce dalle comuni radici politiche e dallo stesso obiettivo di irrobustire, nel solco della tradizione democratica e cristiana, il ruolo del Partito popolare europeo”, spiega Stefano Cirillo, segretario regionale della Dc in Sicilia”.

Cirillo poi precisa: “La riunione ha visto un dibattito animato di tanti interventi, di sensibilità diverse che trovano nel confronto all’interno degli organi democratici la ragione di una rinnovata militanza e di un forte senso di appartenenza. Nessun mal di pancia, ma soltanto il desiderio di esserci all’interno di una comunità che va sempre più crescendo nel territorio e nelle istituzioni”.

Manifestazione ad Agrigento

L’intesa tra Noi Moderati e Dc avrà poi il suo passaggio pubblico domenica 12 maggio al Grand Hotel Mosè di Agrigento. Cuffaro e Lupi si stringeranno la mano davanti a Dell’Utri e allo Stato maggiore della Dc. La locandina che pubblicizza l’evento gira in rete da martedì e riporta i simboli dei tre partiti protagonisti della storia, ma al momento non sono previsti rappresentanti di Forza Italia.

Il buon risultato della lista Forza Italia-Noi Moderati avrà comunque un effetto indiretto: rafforzare anche la posizione del governatore Renato Schifani. Dopo il 9 giugno Schifani dovrà tenere a bada gli appetiti degli alleati del centrodestra, pronti a passare all’incasso con il rimpasto di Giunta in base all’esito delle urne. Un buon risultato di FI alle Europee lo aiuterebbe nel compito.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI