Catania

Ciancio, dissequestro beni|Fissata udienza in Cassazione

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26 Giugno 2020, 13:30

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CATANIA – La data è fissata. L’8 ottobre 2020 la Cassazione valuterà il ricorso della Procura Generale che ha impugnato la sentenza del dissequestro della Corte d’Appello del patrimonio milionario dell’imprenditore ed editore catanese Mario Ciancio. In pieno lockdown è arrivata la revoca del provvedimento delle Misure di Prevenzione, poi diventata esecutiva i primi di aprile quando un’altra sezione della Corte d’Appello ha respinto la richiesta di sospensione in attesa della decisione della Suprema Corte.

I beni aziendali, i fondi, le società, i giornali (La Sicilia e la Gazzetta del Mezzogiorno) e le emittenti televisive sono tornate nelle mani della famiglia Ciancio. Per la Corte d’Appello, nonostante ‘l’editore’ avrebbe dimostrato vicinanza al “sodalizio mafioso della famiglia Santapaola.-Ercolano” non vi è prova “dell’esistenza di alcun attivo e consapevole contributo arrecato da Ciancio Sanfilippo in favore di Cosa nostra catanese”. E, inoltre, ad avviso sempre della Corte d’Appello “non vi sarebbe alcuna forma di sproporzione tra i redditi”.

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Una valutazione che la Procura generale ha ribattuto su diversi aspetti nel ricorso per Cassazione. Ora la ‘parola finale’ spetta agli ermellini di piazza Cavour. Mario Ciancio sta affrontando, anche, il processo di primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa.

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26 Giugno 2020, 13:30

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