Cinquecento persone senza casa | Iannitti: “Subito una soluzione”

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16 Luglio 2016, 12:06

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CATANIA – Rogo al campo nomadi: l’intervento di Matteo Iannitti. C’è un altro lato della medaglia nel rogo che ieri sera ha divorato il campo nomadi di Zia Lisa: l’emergenza sociale e abitativa. Matteo Iannitti, esponente di Cbc, interviene via social chiedendo con forza che questi temi tornino al centro dell’asfittico dibattito politico cittadino. “Sentirete oggi camminando per la città l’odore acre di plastica bruciata, sappiate che le baracche improvvisate che accoglievano cinquecento persone, donne, bambini, nascoste agli occhi della Catania bene, sono andate in fiamme”, scrive Iannitti. “Le fiamme sono ancora alte, nonostante da tutta la notte lavorino incessantemente i vigili del fuoco; il fumo avvolge interamente Zia Lisa, il cimitero, parte di San Giorgio e del Villaggio Sant’Agata. L’odore è terribile e qualcuno stanotte è già rimasto intossicato”, denuncia il leader di Cbc che in mattinata ha fatto un giro di ricognizione nella zona assistendo a scene di disperazione tra donne e uomini intenti a vagare senza meta.

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Serve una soluzione abitativa”, scrive senza girarci intorno. “Nonostante le richieste, le pressioni, le suppliche delle associazioni antirazziste, nessuna politica di integrazione sociale e abitativa efficace è in atto a Catania. L’amministrazione è sorda e assente. Parlano solo di progetti futuri, di PON Metro, di cose che si realizzeranno, se andrà bene, tra qualche anno”, denuncia Iannitti sottolineando l’assenza di un dibattitto che metta al centro misure rivolte a combattere disagio sociale e povertà. Bisogna “dare dignità alla nostra città, partendo dagli ultimi”.

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16 Luglio 2016, 12:06

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