PALERMO – Da giugno ad oggi i primi dei non eletti in cinque circoscrizioni su otto, appartenenti alle liste a sostegno del sindaco Leoluca Orlando, non si sono mai arresi e oggi il Tar gli ha dato ragione accogliendo i loro ricorsi. Le sentenze emesse dal tribunale amministrativo parlano di una “errata interpretazione della nuova legge elettorale”. Così a breve cambieranno aspetto i consigli della prima, della terza e dell’ottava circoscrizione: tre consiglieri eletti a giugno fra le file di Fabrizio Ferrandelli dovranno cedere il posto. L’errata interpretazione sarebbe nata dal fatto che il posto ottenuto di diritto al candidato presidente perdente non doveva essere conteggiato rispetto alla totalità dei seggi, ovvero nove, ma solo dagli scranni ottenuti dalla coalizione perdente.
Così potrà cominciare finalmente il suo mandato Fabrizio Brancato al posto di Antonio Valenti alla prima circoscrizione, alla terza dovrà lasciare Anna Calascibetta ed entrerà Giovanni Adelfio e all’ottava Marta Gallè dovrà cedere il posto a Marta D’Alia. Si attendono a fine novembre le sentenze di altri due ricorsi che riguardano i consigli della seconda e della settima circoscrizione, mentre non hanno presentato alcun ricorso in quarta, quinta e sesta circoscrizione. “Sono contenta che il Tar ci abbia dato ragione. L’interpretazione della legge elettorale adottata per l’assegnazione dei seggi è stata totalmente scorretta rispetto al testo di legge e incoerente rispetto alla maggioranza schiacciante della nostra coalizione uscita dalle urne – ha detto la neo eletta in ottava circoscrizione Marta D’Alia -. Finalmente si ristabilisce l’ordine democratico all’interno delle circoscrizioni. Adesso lavorerò per recuperare il tempo perduto”. Soddisfazione anche dal presidente dell’ottava circoscrizione Marco Frasca Polara:“Finalmente è stato posto rimedio a un errore che ha riguardato l’attribuzione di un seggio in tutte e otto le circoscrizioni. Sono state penalizzate in sette casi su otto le liste a sostegno di noi presidenti della coalizione di Orlando Sindaco. È un peccato che il ricorso non sia stato presentato ovunque. La norma è stata scritta male – ha aggiunto – dispiace umanamente che siano i consiglieri eletti a giugno a farne le spese”.
