PALERMO – “La delibera è stata un errore da parte della giunta”. A sparare a zero contro l’amministrazione Orlando è il capogruppo di Forza Italia Giulio Tantillo e il casus belli dello scontro è l’approvazione del prelievo del fondo di riserva che destina 50mila euro all’area per i servizi alla Collettività. Capitoli rinominati dalla giunta, visto che prima si riportavano la dicitura “circoscrizioni”, e che hanno mandato su tutte le furie il berlusconiano.
Il consiglio comunale, nella sessione di bilancio, li aveva infatti azzerati e il sindaco Orlando aveva promesso di rimpinguarli proprio col fondo di riserva. Prospettiva contro cui si era da subito scagliato Tantillo, minacciando impugnative e ricorsi. E in effetti nella delibera i due capitoli sono stati denominati diversamente, ma il timore del capogruppo è che i soldi, alla fine, vadano comunque alle circoscrizioni.
“Il punto non è che non vogliamo dare soldi alle circoscrizioni – spiega Tantillo – ma serve un regolamento ben preciso che consenta di finanziare i progetti veri. Quello della giunta è stato un atto di arroganza politica che non tolleriamo e come tale sono sicuro che il sindaco non sappia nulla di questa vicenda, su cui ci vuole l’assenso del consiglio comunale. Il consiglio può anche togliere il capitolo, ecco perché ho chiesto di convocare l’avvocato generale, il segretario generale e il ragioniere generale per chiarire vicenda. Qualcuno mi dovrà spiegare perché prendere questi soldi dal fondo di riserva, è inaudito, non si può fare. Abbiamo predisposto un’interrogazione per lunedì per conoscere tutti i prelievi dal fondo di riserva del 2013”. Domani è prevista alle 12 la capigruppo e si annunciano scintille, soprattutto visto che la prossima settimana sarà l’ultima finestra utile per l’approvazione dell’assestamento.
A esultare per i fondi è il consigliere della Quinta Maurizio Li Muli del Pd: “Ero certo che sia il sindaco Orlando che l’assessore Catania avrebbero mantenuto l’impegno preso , proporrò al consiglio della Quinta circoscrizione che questa somma si spenda tutta in servizi per gli indigenti nelle prossime feste di Natale, magari organizzando un pranzo di Natale e un qualche spettacolo per bambini per la befana. I cittadini si aspettano da noi che si possa lavorare nel territorio e per il territorio, dalla possibilità di prevedere e organizzare i servizi per la vivibilità e il decoro alla pulizia di una villetta, al recupero di un’area abbandonata, alla piccola manutenzione di strade e marciapiedi e tanti altri interventi, oltre che di poter gestire e programmare lo sport di base ed eventi culturali locali. Resta comunque del tutto il problema del Decentramento e della delega delle funzioni, se come dice l’Assessore siamo già Istituzione e noi ci sentiamo tale, siamo una Istituzione senza poteri. Il punto infatti non è la volontà del Sindaco o dell’Assessore sul Decentramento, che certamente c’è, ma quella del Consiglio Comunale che deve delegare alcune funzioni di indirizzo e controllo politico e questa, volontà, non c’è”.
“Il Sindaco Orlando e l’Assessore Catania – dice il Consigliere di Fratelli d’Italia dell’Ottava circoscrizione, Davide Gentile – vogliono farci credere che si stiano facendo dei passi avanti sul decentramento. Destinare cinquantamila euro per otto Circoscrizioni è, di fatto, un’elemosina che serve soltanto a coprire l’immobilismo in tema di decentramento. Decentrare significa spostare competenze e attribuire agli organi democraticamente eletti, la capacità di decidere su manutenzioni, mobilità, verde, cultura e la possibilità di partecipare ai processi decisionali che interessano il territorio di pertinenza della Circoscrizione. In numerose città d’Italia gli organi di decentramento sono dotati di un bilancio proprio e non sono considerati come fratelli minori dei consigli Comunali. Ad oggi ci sono decine di atti ispettivi frutto del lavoro di Consiglieri e Presidenti che non vengono minimamente considerati e altrettanti provvedimenti adottati in autonomia dall’Amministrazione che potrebbero essere migliorati dagli otto Consigli che conoscono a fondo le esigenze dei quartieri di Palermo. Consiglio al sindaco e alla sua maggioranza di pensare alla riforma dello statuto del Comune e consentire alle Circoscrizioni di emanare atti giuridicamente vincolanti e non semplici pareri o proposte che rimangono nei fatti lettera morta”.