PALERMO – E’ arrivato al pronto soccorso nella tarda mattinata, si è accasciato ed ha perso i sensi. I medici del Civico hanno tentato in tutti i modi di salvarlo, ma non c’è stato nulla da fare. E’ stato in quel momento che, ancora una volta, in ospedale si è scatenato il caos. Una porta è stata danneggiata , le transenne vicino ad una porta scorrevole del triage sono state divelte. Urla e rabbia hanno preso il sopravvento. Ed è nuovamente stato necessario l’intervento della polizia.
E’ il risultato della disperazione dei parenti di un uomo di cinquant’anni, deceduto oggi al Civico. In base a quanto spiegano dall’ospedale, quando Michele G. è giunto al pronto soccorso stava visibilmente male: era molto sudato, camminava a stento. Una volta entrato, è caduto per terra. Era già in arresto cardiaco. Immediate le manovre rianimatorie, effettuate per oltre un’ora da otto medici, che a turno, hanno tentato di strapparlo alla morte. La notizia del decesso dell’uomo, che abitava al Villaggio Santa Rosalia, ha scatenato il panico tra i suoi familiari, nel frattempo giunti al Civico per avere notizie sul suo stato di salute.
Momenti drammatici ancora una volta sfociati in violenza. Alcuni parenti del cinquantenne hanno sferrato i pugni alla porta e preso di mira le transenne. Soltanto l’arrivo delle volanti della polizia è riuscito a placare gli animi. Un episodio fotocopia di altri casi che in questi mesi hanno trasformato in inferno i pronto soccorso di diversi ospedali palermitani.
L’anno scorso il triage di Villa Sofia è stato distrutto dai familiari di un uomo arrivato senza vita dopo un malore e, a marzo, il putiferio ha preso vita al Policlinico: una coppia in attesa di una visita ha inveito contro pazienti e medici e a quel punto si è scatenata la furia. E’ intervenuto un carabiniere del posto fisso, ma nemmeno la sua presenza è riuscita a ristabilire la calma. Anzi, anche lui è stato raggiunto da un pugno ed ha riportate delle ferite.
