Senatore Stefano Candiani, sulle elezioni amministrative lei ha assunto una posizione molto netta sulla Lega che deve parlare con una voce sola con gli alleati. Come mai?
“Ci sono dei momenti in cui è opportuno che il nocchiero dia la rotta. Ma c’è una questione generale, non particolare. Il buon governo in coalizione è un valore che sovrasta anche il singolo deputato regionale. A mio avviso se oggi noi dobbiamo fare uno sforzo è quello di dare ai siciliani la sensazione che non hanno un’accozzaglia al governo della Regione ma una coalizione coesa anche alle comunali. La politica siciliana ha bisogno di crederci. Lo sforzo a cui mi sottopongo è quello di declinare tutto in un’ottica superiore, di alleanza”.
Pensa che sarà possibile per il centrodestra presentarsi compatto in tutti i comuni in cui si vota a maggio?
“Se tutto fosse facile, non dovremmo nemmeno parlarne. È naturale che ci sono delle declinazioni locali di cui dovremo necessariamente tenere conto, ci sono rapporti costruiti o sfilacciati che non puoi pensare di riannodare con la bacchetta magica. Ma lo sforzo di pensare che governiamo la Regione insieme a qualcun altro dobbiamo farlo noi e devono farlo tutti. Ricordo questo da un capo all’altro della Sicilia”.
Ci sarà il vertice di coalizione sulle amministrative in questi giorni?
“Sì, l’ho chiesto e spero che sarà questa settimana. A meno che non ci siano imprevisti qui a Roma che richiedano di rimandare di qualche giorno”.
Perché, pensa che a Roma la situazione possa precipitare?
“Non credo proprio, anzi lo escludo. A meno che a qualcuno scappi la situazione di mano”.
Come procede il confronto tra la Lega e Diventerà Bellissima in una prospettiva di federazione?
“L’esperienza della Lega in Sicilia si può intrecciare anche con altre esperienze, non necessariamente con questa”.
Insomma, siete in una fase interlocutoria.
“Ma certo che sì”.
E il confronto sul vostro ingresso in giunta a che punto è?
“Io a Musumeci ho detto ‘presidente, tu devi convincere me a entrare in giunta, non il contrario’. Noi entriamo a sostenere una giunta e chi sarà il prossimo candidato presidente? Non entro a menu già ordinato per poi pagare il conto alla fine. È una bella sfida, aspetto di essere convinto da Musumeci a entrare”.
Come dovrebbe convincervi?
“Il nostro obiettivo di partecipare al governo della Regione non è finalizzato a una poltrona ma ad avere una posizione all’interno della Regione che ci consenta di fare gioco di squadra anche con le altre regioni governate dalla Lega. Ma mi faccia dire una cosa importante”.
Prego.
“Sono contento dei nostri deputati regionali, da Catalfamo a Bulla, da Caronia a Ragusa, si stanno impegnando molto e stanno dando grandi soddisfazioni”.