E’ una delle icone del calcio nostrano, di un calcio vecchio, ma bello e forse più affascinante di quello “moderno”. Sandro Mazzola, il baffetto italiano, al contrario di altri suoi colleghi non è diventato allenatore, ma semplice opinionista. Segue il calcio, la Nazionale e naturalmente la sua Inter. “Certo, sono sempre tifoso della mia squadra che è l’Inter. Spesso la seguo. Ieri a Napoli mi è piaciuto molto il carattere, anche se la prestazione non è stata eccellente. Spesso il Napoli li ha messi in difficoltà e sembrava che potesse segnare da un momento all’altro. L’Inter comunque nel primo tempo poteva tranquillamente passare in vantaggio”.
Si volta pagina, si torna in campionato dopo il k.o di Udine: “Il test contro il Palermo sarà un esame fondamentale. L’Inter capirà se il k.o del Friuli è stato solo un black out e basta. Contro i rosanero sarà dura, perché ormai è come sfidare una grande. Il Palermo sa giocare a calcio, segna tanto e ha giocatori che non hanno paura di niente. Reputo i rosanero una formazione quasi da Champions, gli manca solo un po’ di continuità che secondo me troverà nel tempo. Chi mi fa più paura? Retorico, ma dico Pastore. Ha avuto un lieve calo, ma sta tornando adesso il campione di prima. È straordinario, un campione puro. Gioca per la squadra e fa colpi eccezionali, mamma mia che calciatore. Complimenti a Zamparini che lo ha preso e se lo è tenuto. Palermitani tenetevelo stretto e godetevelo, questo è un signor giocatore. Come finirà domenica? Da tifoso nerazzurro vi dico che vince l’Inter, da amante del calcio vi posso invece dire che sarà una partita spettacolare tra due squadre che esprimono grande calcio. Attacchi formidabili da una parte e dall’altra, anche se non è sicura la presenza di Milito. L’Inter senza di lui perde tanto”. Leonardo, infatti, domenica potrebbe rinunciare anche all’argentino, oltre agli squalificati Chivu, Cordoba e Stankovic. Quasi out anche Julio Cesar.