"Beni confiscati in mano ai boss"| Scattano 24 arresti a Messina - Live Sicilia

“Beni confiscati in mano ai boss”| Scattano 24 arresti a Messina

L'indagine è partita dalle corse clandestine. Coinvolto il vicepresidente del Messina.

MESSINA– Colpo al cuore del clan di Giostra, falciato il fenomeno delle corse clandestine. Alle prime ore del mattino i Carabinieri e gli uomini della Squadra mobile di Messina, congiuntamente, hanno eseguito 24 arresti di esponenti del clan di Giostra, dal nome di uno dei quartieri più noti al centro-nord della città. L’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip, Monica Marino, su richiesta del capo della Procura, Guido Lo Forte e dei sostituti, Maria Pellegrino, Liliana Todaro e Fabrizio Monaco riguarda presunti esponenti dell’associazione mafiosa di Messina ritenuti responsabili di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori, estorsione, detenzione illegale di armi, esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa, corse clandestine di cavalli e maltrattamenti di animali e altro, aggravati dalle modalità mafiose.

Un’operazione denominata Totem che era già stata annunciata dal questore Giuseppe Cucchiara lo scorso dicembre, quando due fantini erano rimasti feriti durante una corsa sul viale Giostra. Le sfide avvenivano di domenica all’alba, paralizzando la viabilità cittadina in alcune arterie centrali, gli animali una volta finito il loro utilizzo venivano lasciati morire in zone poco esposte. 

 Agli arresti domiciliari nell’operazione di oggi l’amministratore giudiziario Pietro Gugliotta, vice presidente dell’Acr Messina. Perché avrebbe crea le condizioni amministrative per favorire nella gestione del lido sequestrato Luigi Tibia, arrestato oggi, presunto esponente del clan Giostra.

Aggiornamento 11.21.

Avrebbero gestito imprese confiscate alla mafia, erano attivi in scommesse clandestine e corse di cavalli, investendo i proventi nell’acquisto di locali, pizzerie e discoteche. E’ l’accusa contestata, a vario titolo, da polizia di Stato e carabinieri di Messina che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 24 persone. Tra gli indagati anche l’avvocato Giovanni Bonanno, incaricato dell’amministrazione giudiziaria di due imprese confiscate nel 2012, lo stabilimento balneare “Al pilone” e la società di distribuzione di videopoker “Eurogiochi”. Tra gli arrestati Luigi Tibia, nipote del boss Luigi Galli che aveva ottenuto per la stagione estiva 2014 la gestione del lido-piscina del complesso turistico “Giardino delle Palme” di Mortelle grazie, sostiene l’accusa, all’appoggio del commissario liquidatore della società Pietro Gugliotta, oggi vicepresidente della società Calcio Messina. A un altro degli indagati Antonio D’Arrigo, agli arresti domiciliari, era affidata l’effettiva conduzione della discoteca “Il Glam” e di alcuni stabilimenti balneari tutti riconducibili al clan anche se intestati ad insospettabili. Dalle indagini della polizia di Stato e dei carabinieri di Messina emerge che il clan Giostra aveva puntato su imprese per giochi online, raccogliendo le puntate e pagando le vincite utilizzando server con sedi all’estero. Gli introiti venivano poi reinvestiti nell’acquisto di videopoker, illegali. Acquistati anche ristoranti, pub e pizzerie gestite da Maddalena Cuscinà, moglie del boss Luigi Tibia e nipote del boss detenuto Luigi Galli. Un altro imprenditore, Carlo Smiraglia, avrebbe messo a disposizione del clan di Giostra le sue risorse economiche, assumendo personale segnalato dalla cosca e finanziando le scommesse relative alle corse clandestine di cavalli. Il Gip ha contestualmente ordinato il sequestro di diverse attività, tra cui il campo di calcetto “Casa Pia”, il ristorante “Sapori del Mattino”, la stalla della scuderia Bellavista e le attrezzature di 22 sale giochi e centri scommesse, tra cui “Biliardi sport”, “Internet point mania” e “Betitaly”.

C’è anche il vicepresidente del Messina Calcio Pietro Gugliotta, di 55 anni, tra gli arrestati stamani nell’operazione ‘Totem’ da polizia e carabinieri di Messina nei confronti di presunti esponenti del clan mafioso Giostra che avrebbero gestito, tra l’altro, un vasto giro di scommesse clandestine. Gugliotta è stato posto ai domiciliari. Per un avvocato, Giovanni Bonanno, di 49, è stato disposto l’obbligo di firma. Una persona risulta attualmente irreperibile. Gli altri arrestati sono Luigi Tibia, di 42 anni; l’imprenditore Calogero Smiraglia, di 43; Giuseppe Molonia, di 27; Paolo Aloisio, di 36; Teodoro Lisitano, di 46; Vincenzo Misa, di 31; Antonino Musolino, di 36. Sono inoltre finiti in manette Massimo Bruno, di 36; Roberto Lecca, di 37; Eduardo Morgante, di 58; Luciano De Leo, di 36; Paolo Mercurio, di 23; Giuseppe Schepis, di 38; Santi De Leo, di 37; Francesco Gigliarano, di 43; Francesco Forestiere, di 41; Carmelo Salvo, di 41; Carmelo Raspante, di 56; Antonino Epaminonda, di 46; Maddalena Cuscinà, di 39; Antonio D’Arrigo, di 26. Gli ultimi due sono stati posti agli arresti domiciliari.

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