PALERMO – Una decina di persone è arrivata a Monreale da Palermo, di cui due hanno fatto fuoco. Uno è stato fermato e si attende la convalida dell’arresto da parte del giudice per le indagini preliminari davanti al quale Salvatore Calvaruso ha confessato di avere sparato.
Il diciannovenne ha pianto, chiedendo scusa. I carabinieri cercano l’altro giovane che impugnava la seconda pistola, ma non si esclude che a sparare siano stati in tre.
Nella notte di sangue sono stati uccisi Andrea Miceli, Salvatore Turdo e Massimo Pirozzo. Due audio pubblicati sui social da un testimone aggiungono elementi alla ricostruzione e confermano il lavoro dei carabinieri del Nucleo investigativo del gruppo di Monreale.
Calvaruso ieri, martedì 29 aprile, nell’udienza di convalida si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha reso dichiarazioni spontanee. In lacrime ha chiesto scusa ai parenti delle vittime, ma ha detto di avere sparato perché sarebbe stato aggredito.
Strage di Monreale, il punto sulle indagini
Nell’audio pubblicato su TikTok un testimone racconta che uno dei palermitani si è avvicinato allo scooter di Turdo. Probabilmente si trattava di Calvaruso che ha accelerato rischiando di investire le persone davanti al lounge bar in via Benedetto D’Acquisto: “Salvo, che era testa calda – racconta il giovane – gli ha detto: attento che ci sono anche i bambini”. “Tu chi m… sei”, avrebbe risposto il palermitano. Andrea Miceli avrebbe cercato di riportare la calma. “Chiedigli scusa che ci stiamo divertendo tutti”.
Ed invece uno del gruppo dei monrealesi sarebbe stato colpito con un casco. Da lì in poi la situazione è degenerata. I monrealesi hanno iniziato a colpire i palermitani. “Erano con i volti e le teste insanguinate. Alla fine i palermitani sono tornati e hanno preso i ferri e hanno iniziato a sparare”.
I carabinieri setacciano le strade attorno al luogo del delitto, compresi i dirupi che si aprono lungo la via che conduce a Palermo. Non c’è traccia delle pistole con cui sono stati esplosi i colpi.
Le prime autopsie
Ieri i medici legali Stefania Zerbo, Tommaso D’Anna e Simona Pellerito hanno eseguito al Policlinico le autopsie sui corpi di Turdo e Pirozzo. La prima vittima è stata raggiunta da due colpi, al torace e alla pancia. La seconda da un solo proiettile al collo. Questa mattina sarà eseguito l’esame su Andrea Miceli.
C’è un altro dettaglio investigativo. Calvaruso ha abbandonato lo scooter a Monreale dopo avere sparato e per evitare di essere raggiunto dalla folla. Ha perso pure gli occhiali. Dunque è tornato a casa con un amico. I giovani monrealesi hanno usato lo stesso scooter per accompagnare uno dei feriti all’ospedale Ingrassia.
In realtà il mezzo non è di Calvaruso, ma di un amico che il diciannovenne ha convinto a denunciarne il furto nel tentativo di depistare le indagini. Ieri a Monreale si è svolta una fiaccolata per le vittime. Migliaia di persone sono scese in strada.