ACIREALE. Anche se mancano più di sei mesi alle prossime amministrative di Acireale, la macchina politica è già in pieno fermento. All’orizzonte fanno capolino le prime ipotesi e le possibili coalizioni. Il Pdl, dal canto suo, dopo una paventata candidatura di Basilio Catanoso, da qualche settimana tace e osserva con attenzione le manovre avversarie. Chi ha già acceso i motori è Nicola D’Agostino, dell’Udc, che ha sposato il progetto del comitato civico “CambiAmo Acireale”. Il Comitato nasce con un progetto specifico: definire una proposta politica per le amministrative del 2014 attraverso un percorso democratico che prevede la stesura di un programma partecipato e condiviso e l’elezione del candidato sindaco attraverso le primarie. I candidati scelti sono 4. Si tratta di Roberto Barbagallo, Nando Ardita, Adele D’Anna e Francesco Fichera. E’ stata fissata anche la data delle primarie: primo dicembre 2013.
Da qui, i primi “veleni”. Francesco Fichera, infatti, consigliere comunale del Pd, si sgancia dalla chiusura del partito democratico alle primarie e decide di candidarsi.
Il Pd sembra non gradire l’exploit del proprio consigliere, ma non replica ufficialmente, lasciando in sospeso la possibilità di un appoggio netto nei confronti di Fichera. “Il Pd ha subito dichiarato la mia scesa in campo come iniziativa personale – dice Fichera – Comprendo che certamente è un’uscita che anticipa decisioni del Partito Democratico, ho cercato, però, di rompere gli indugi e il silenzio proponendo la mia candidatura. Il partito, comunque, non mi ha chiesto di uscire dal Pd né di ritirare la mia candidatura. A tal proposito, mi pare giusto – spiega – che il Pd prenda una decisione e che lo faccia al più presto”.
Nel frattempo spunta una lettera aperta, affissa sui muri della città e pubblicata ufficialmente online da 16 firmatari. tra questi il giornalista Gaetano Rizzo, Salvo Cacciola, Enzo Coniglio, Pippo Rossi. “Le prossime elezioni amministrative rappresentano l’ultima occasione per provare a invertire un ciclo che rischia di essere inarrestabile, ponendo le premesse per un rilancio, difficile e faticoso, ma possibile – si legge nella lettera –
E’ necessario, quindi, che tutte le forze che si sono poste in alternativa all’assetto di potere che ha prodotto il disastro sotto gli occhi di tutti, trovino un comune terreno politico e programmatico per costruire una proposta vincente sul piano elettorale, ed efficace su quello amministrativo. In altre parole, è oggi indispensabile, uno sforzo corale dei cittadini e di tutte le forze che possano riconoscersi in un progetto programmatico e politico comune”.
A questo punto Partito Democratico, e Megafono accolgono l’appello. “A seguito di un’ampia discussione interna ai rispettivi organismi decisionali – dichiarano Fausto Raciti, deputato nazionale Pd e Biagio Spoto, coordinatore per Il Megafono Acireale – Pd e Megafono accolgono convintamente l’appello lanciato alla città, e si impegnano inoltre a promuovere l’aggregazione di tutte le forze politiche e sociali di centro e di sinistra. Auspichiamo che accolga l’appello anche l’area politica artefice dell’iniziativa CambiAmo Acireale, e ribadiamo che solo in presenza di una coalizione imperniata su una condivisione programmatica forte sarà per noi possibile valutare i tempi ed i modi per organizzare insieme primarie di coalizione”.
CambiAmo Acireale non ci sta e parte la replica di Nicola D’Agostino: “Il mondo non ruota attorno al PD, noi siamo stati correttissimi pubblicamente e privatamente, ma siamo anche convinti delle nostre idee. Chiederci il rinvio delle primarie per imprecisati motivi dopo averle ufficializzate, è atto di grave mancanza di rispetto dopo avere invocato la loro presenza per due mesi; in fondo credo che a queste primarie il PD non voglia proprio partecipare, dunque qual è il vero problema?”.
Dell’ultim’ora la replica del Pd attraverso Fausto Raciti: “Sin dall’inizio il nostro obiettivo è stato quello di avanzare una proposta di governo innovativa che impegnasse i rappresentanti istituzionali dell’opposizione: io stesso – dice Raciti – l’onorevole D’Agostino, Giuseppe Cicala per fare squadra attorno all’interesse generale della città, che non può farcela senza il contributo responsabile di tutte le forze politiche di sinistra e di centro. Tale patto avrebbe avuto bisogno di un candidato sindaco che, più che essere legato a questa o quella area politica fosse un candidato della città: in cui, insomma, Acireale potesse riconoscersi al di là della sua specifica appartenenza. Primarie o non primarie. Ed è quest’ultima considerazione che ha spinto Pd e Megafono a rispondere positivamente all’appello che alcuni cittadini hanno fatto alle forze di opposizione dando la propria disponibilità a costruire una coalizione e a partecipare a primarie, anche se posticipate. Le risposte di Cambiamo Acireale e dell’on. Nicola D’Agostino hanno manifestato l’indisponibilità a questo percorso, per celebrare le primarie così come previsto e, soprattutto, col vincitore annunciato, un membro della segreteria politica di Nicola D’Agostino. Ne prendiamo atto, ma lo consideriamo un grave fallimento politico di CambiAmo Acireale, al quale abbiamo il dovere di contrapporre una proposta più inclusiva e credibile”.