PALERMO – Avrà ragione il presidente Zamparini anche questa volta? A dircelo sarà solo il campo e, sopratutto, il nuovo attaccante del Palermo Alberto Gilardino. Il campione del mondo nel 2006 con la nazionale italiana e vincitore della Champions con il Milan arriva infatti nel capoluogo siciliano con un bagaglio d’esperienza e di trofei di tutto rispetto. A far difetto all’attaccante di Biella c’è soltanto quell’anno di nascita (1982, ndr) che lo porta ad essere una delle punte più ‘anziane’ della nostra serie A insieme ad una truppa di vecchietti terribili come Totti, Di Natale e Toni che non hanno proprio intenzione di smettere di far gol.
Ecco perché la scommessa del patron rosanero, che anche ieri alla presentazione ufficiale del giocatore ha tenuto a precisare: “Non avevo mai presenziato alla conferenza per un nuovo acquisto, lo faccio con Gilardino perché è un grande attaccante” sembra qualcosa in più che una semplice operazione immagine per la società di viale del Fante. Gilardino, che col ritorno in Italia dopo la sua parentesi in Cina nel Guangzhou vuole raggiungere quota 200 gol nella massima serie, garantisce al suo nuovo tecnico Beppe Iachini la giusta dose d’esperienza e fame di gol in vista di una convocazione ai prossimi Europei di Francia 2016.
La scelta del nuovo 11 del Palermo, venuto a sostituire il 21enne Paulo Dybala e il 20enne Andrea Belotti, va dunque in controtendenza con la stessa politica seguita da Zamparini per gli acquisti effettuati in attacco nei suoi 10 anni di presidenza. Partendo da Luca Toni, giunto in Sicilia a 27 anni, anche Amauri e Miccoli, attaccanti che nel bene e nel male hanno fatto la storia recente del club rosanero, sono arrivati in Sicilia prima di compiere 30 anni. Se poi si guarda con attenzione l’età media degli attaccanti che hanno composto il reparto offensivo del Palermo negli ultimi anni si scende enormemente. Caracciolo, Makinwa, Cavani, Pinilla, De Melo, Matusiak, Hernandez sono infatti solo alcuni esempi di giovani attaccanti su cui il Palermo ha puntato con alterna fortuna. Con Gilardino si va dunque, piuttosto che sul nuovo modello, sull’usato garantito. Per Zamparini la scommessa è stata lanciata.
